L'arte come sintesi perfetta
Ecco dove Schelling diventa davvero interessante: dopo aver cercato di dimostrare l'unità di natura e spirito sul piano teorico, si accorge che sembra sempre esserci una separazione. La soluzione? L'arte.
La natura si sviluppa attraverso tre potenze progressive: dal mondo inorganico (dove lo spirito esiste ma è inconscio), alla luce (che risveglia la coscienza), fino al mondo organico dove lo spirito diventa completamente visibile nell'uomo. È un percorso di crescente consapevolezza.
Parallelamente, lo spirito attraversa tre epoche: dalla sensazione all'intuizione (quando impari a riconoscere le cose), dall'intuizione alla riflessione (quando capisci che la natura è una tua creazione), dalla riflessione alla volontà (quando ti elevi oltre i limiti naturali diventando libero).
Ma è nell'arte che avviene il miracolo. Qui il piano dell'idealità (l'ispirazione) si fonde perfettamente con quello della realtà (l'esecuzione). L'artista parte da qualcosa di inconscio e, creando l'opera, realizza la vera sintesi tra natura e spirito.
L'opera d'arte finita è incredibile perché contiene sia l'infinitezza dell'ispirazione iniziale sia l'infinitezza dei possibili significati che le possiamo attribuire. È reale e ideale allo stesso tempo.
💡 Geniale: L'arte è l'unico ambito dove natura e spirito si armonizzano davvero - ecco perché per Schelling l'esperienza estetica è così importante per capire la realtà.