La vita di Epicuro e il "Giardino"
Nato nel 341 a.C. a Samo, Epicuro diventa subito una figura quasi divina per i suoi seguaci. Dopo aver studiato le filosofie di Democrito e Aristotele, nel 306 a.C. fonda ad Atene la sua famosa scuola chiamata il Giardino.
Questo non era solo un luogo di studio, ma una vera comunità dove si viveva in tranquillità. La cosa rivoluzionaria? Era aperto anche alle donne! Qui si dedicavano allo scambio di idee senza le pressioni del mondo esterno.
Delle oltre 300 opere scritte da Epicuro, ci sono arrivate principalmente tre lettere e le Massime Capitali. Il contenuto più famoso è il quadrifarmaco, una "medicina" in quattro punti per raggiungere la felicità: non temere gli dei, non temere la morte, il piacere è facile da raggiungere, il dolore è breve.
💡 Ricorda: Per Epicuro la filosofia non è teoria astratta, ma uno strumento concreto per vivere meglio!
La fisica: atomi e libertà
Epicuro riprende la teoria atomica di Democrito ma la modifica per i suoi scopi. Tutto è fatto di atomi che si muovono nel vuoto, senza nessun intervento divino. Gli dei esistono ma vivono la loro vita beata senza occuparsi di noi.
Il punto geniale è il clinamen: una deviazione casuale degli atomi dalla loro traiettoria. Senza questa "svolta imprevista", gli atomi cadrebbero tutti paralleli senza mai incontrarsi, e non si creerebbe nulla.
Anche l'anima è materiale, fatta di atomi sottili. Quando moriamo, si dissolve completamente. Questo significa che la morte non è nulla per noi: "Quando ci siamo noi, non c'è la morte; quando c'è la morte, non ci siamo più noi."