Ugo Foscolo rappresenta una delle figure più significative del periodo tra Neoclassicismo e Romanticismo nella letteratura italiana.
Ugo Foscolo: vita nasce a Zante nel 1778 e muore in esilio a Turnham Green, vicino Londra, nel 1827. La sua esistenza è stata caratterizzata da un'intensa attività letteraria e politica, segnata da continui spostamenti e dall'amore per la patria. Le sue idee politiche si sono sempre intrecciate con la sua produzione letteraria, manifestando un forte ideale di libertà e indipendenza nazionale.
Le opere di Foscolo riflettono perfettamente la sua posizione tra due grandi movimenti culturali. Nelle opere neoclassiche come "Le Grazie", si nota l'influenza dell'ideale di bellezza classica e armonia formale. Allo stesso tempo, opere come "Ultime lettere di Jacopo Ortis" mostrano chiari elementi preromantici come il tema della passione, del dolore e dell'esilio. I "Sepolcri" rappresentano la perfetta sintesi tra questi due aspetti, unendo la forma neoclassica a temi romantici come la memoria e il culto delle tombe. Il suo pensiero filosofico si basa sulle "illusioni" (la gloria, l'amore, la bellezza) come uniche consolazioni della vita, tema centrale in opere come "Il bacio". La sua produzione poetica include anche i sonetti, tra cui i celebri "Alla sera" e "A Zacinto", dove emerge il tema dell'esilio e della nostalgia per la patria.
La grandezza di Foscolo risiede proprio nella sua capacità di fondere elementi neoclassici e preromantici, creando uno stile unico che influenzerà profondamente la letteratura italiana successiva. Il suo contributo va oltre la mera produzione letteraria, estendendosi a una profonda riflessione sulla funzione civile della letteratura e sul ruolo dell'intellettuale nella società. Spiegato ai ragazzi, Foscolo appare come un autore che ha saputo unire l'amore per la cultura classica con le nuove istanze romantiche, creando opere che ancora oggi parlano al cuore dei lettori.