Il ciclo di Assisi innovazione e naturalismo
Il ciclo delle Storie di San Francesco nella Chiesa Superiore di Assisi, realizzato tra il 1292 e il 1296, rappresenta l'esordio artistico di Giotto. Composto da ventotto affreschi quadrangolari (270x230cm), il ciclo occupa la fascia inferiore delle pareti longitudinali della basilica.
Ogni scena è incorniciata da colonnine tortili dipinte che sorreggono un architrave con mensole in prospettiva realistica. Sotto il registro figurato, una cornice marmorea e un drappo ornato creano l'illusione di un porticato aperto verso l'esterno, dilatando lo spazio delle pareti.
L'affresco "Il dono del mantello" è il primo dell'intero ciclo. Rappresenta San Francesco che dona il proprio mantello a "un cavaliere nobile ma povero". Grazie al chiaroscuro, Giotto conferisce naturalità e volume alle figure, che sembrano emergere dal piano dell'affresco.
💫 La profondità del paesaggio roccioso, con un monastero e una città fortificata che si fronteggiano sulle colline, converge l'attenzione su Francesco, posizionato all'incrocio delle diagonali del dipinto.
L'abito di Francesco è dello stesso colore del cielo, simboleggiando come la santità dell'uomo sia specchio del divino. Un dettaglio realistico è il cavallo che bruca l'erba, aumentando il senso di naturalezza della scena. Molti particolari, eseguiti a tempera dopo il completamento dell'affresco, sono oggi deteriorati, e reazioni chimiche hanno alterato i colori originali.
Nell'affresco "La rinuncia agli averi", Francesco si spoglia delle ricche vesti restituendole al padre, simbolo della rinuncia ai beni materiali e alla paternità terrena in favore di quella divina. La scena, organizzata secondo geometrie rigorose, mostra Francesco a torso nudo che alza le braccia al cielo lungo una delle diagonali del dipinto.
Gli occhi del santo sono rivolti verso la mano benedicente di Dio, visibile solo a lui. Il padre, dall'altra parte, regge i vestiti con un gesto realistico, mentre il suo braccio destro, allineato lungo l'altra diagonale, è trattenuto da un personaggio, come per placare la sua rabbia. La composizione evidenzia la divisione tra la vita precedente di Francesco e quella futura a sinistra il padre e i benestanti, a destra Francesco, il vescovo e i chierici.