L'arte paleocristiana: dai nascondigli alle grandi chiese
Immagina di dover nascondere la tua arte preferita perché è vietata dalla legge! Questo è quello che succedeva ai cristiani dal II secolo d.C. L'arte paleocristiana (che significa "cristiana antica") doveva rimanere segreta perché i cristiani venivano perseguitati per essersi rifiutati di adorare l'imperatore.
Le prime opere d'arte cristiana le troviamo nelle catacombe, dei veri e propri cimiteri sotterranei nascosti in luoghi lontani dalla città. Questi labirinti sotterranei erano pieni di corridoi con loculi scavati nelle pareti, dove venivano sepolti i cristiani insieme ai loro simboli religiosi.
Tutto cambia nel 313 d.C. con l'Editto di Costantino, che finalmente concede ai cristiani la libertà di praticare il loro culto. Da quel momento possono costruire edifici pubblici per le loro riunioni, chiamate "ecclesie" in greco - da cui deriva la parola "chiesa".
Curiosità: La parola "paleo" in greco significa "antico", proprio come in "paleontologia" (studio degli animali antichi)!
Per i loro luoghi di culto, i cristiani non scelgono il modello del tempio romano, ma quello della basilica. Perché? Semplice: nei templi i fedeli rimanevano fuori durante i sacrifici, mentre le basiliche erano nate per ospitare tante persone durante le riunioni pubbliche e i processi. Perfette per i riti cristiani! La forma allungata delle basiliche, tagliata dal transetto, ricorda simbolicamente una croce.