La Tempesta e la Venere dormiente di Giorgione
La Tempesta (1502-1503), conservata alle Gallerie dell'Accademia di Venezia, è forse l'opera più enigmatica e discussa di Giorgione. Il dipinto, commissionato dal collezionista Gabriele Vendramin, rappresenta un paesaggio agreste con due figure simboliche in primo piano e una città sullo sfondo minacciata da un temporale.
Definition: Pittura tonale o tonalismo - Tecnica pittorica che utilizza gradazioni sottili di colore per creare profondità e atmosfera, caratteristica della scuola veneziana del Cinquecento.
La composizione è ricca di simbolismi e interpretazioni:
- Una donna semisvestita che allatta (forse Eva con Caino)
- Un uomo in piedi con un'asta (forse Adamo)
- Un ruscello che potrebbe rappresentare il Tigri, uno dei fiumi del Paradiso
- Rovine che emergono dalla vegetazione, simbolo di morte
- La città lontana, possibile rappresentazione dell'Eden perduto
- Il fulmine, interpretato come manifestazione divina o presenza di Giove
Quote: "La prospettiva di Giorgione non è una prospettiva disegnata, mediante regole geometrico-matematiche, ma una prospettiva dipinta, cioè suggerita attraverso il colore."
La Venere dormiente (1507-1510), conservata alla Gemäldegalerie di Dresda, è un'altra opera fondamentale di Giorgione. Commissionata dal patrizio veneziano Girolamo Marcello, rappresenta la dea dell'amore in un momento di dolce abbandono su un prato fiorito.
Highlight: La Venere dormiente di Giorgione è considerata una delle prime rappresentazioni di nudo femminile disteso nella storia dell'arte occidentale, influenzando profondamente l'iconografia successiva.
Tiziano Vecellio, entrato nella cerchia di Giovanni Bellini e Giorgione, sviluppò uno stile caratterizzato da un uso innovativo del colore, con pennellate rapide e a volte imprecise. Nel 1533 divenne il pittore ufficiale di Carlo V, consacrando la sua fama internazionale.