La nascita della genetica con Mendel
Immagina di essere in un'abbazia nel 1860 e di vedere un monaco che studia attentamente delle piante di pisello. Quel monaco era Gregor Mendel, il padre della genetica! Mendel capì che i genitori trasmettono ai figli dei "fattori ereditari discreti" - quello che oggi chiamiamo geni - che mantengono la loro identità attraverso le generazioni.
Mendel scelse le piante di pisello come modello perfetto per i suoi esperimenti. Perché? Crescono velocemente, fanno tanti "figli", esistono in molte varietà diverse e soprattutto sono ermafrodite (hanno sia organi maschili che femminili). Questo gli permetteva di controllare perfettamente gli accoppiamenti!
Per fare autoimpollinazione, copriva i fiori con un sacchetto. Per fare impollinazione incrociata, tagliava gli stami di una pianta e li impollinava con il polline di un'altra. Semplice ma geniale! Mendel studiò sette caratteri diversi: colore del fiore, posizione del fiore, colore del seme, forma del seme, forma del baccello, colore del baccello e altezza della pianta.
💡 Tip: Ricorda che Mendel lavorava con linee pure - piante che se si riproducevano da sole davano sempre figli identici ai genitori. Era fondamentale per ottenere risultati chiari!