Alessandro Manzoni: vita e formazione
Nato a Milano nel 1785, Alessandro Manzoni era nipote del famoso Cesare Beccaria. La sua giovinezza non fu facile: passò dieci anni in collegio (dai 6 ai 16 anni) e ebbe rapporti molto difficili con il padre.
Nel 1810 si trasferì a Parigi, dove sposò Enrichetta Blondel. Questo matrimonio fu fondamentale perché la moglie lo aiutò a riavvicinarsi alla religione cattolica - una conversione che cambierà completamente la sua produzione letteraria.
Tornato a Milano, Manzoni si dedicò completamente allo studio, alla scrittura, alla religione e alla famiglia. Dopo l'Unità d'Italia nel 1861, fu nominato Senatore per il suo contributo alla cultura italiana.
Curiosità: Manzoni fu profondamente influenzato dagli scrittori e intellettuali europei del suo tempo, ma riuscì a creare uno stile tutto italiano.
Le opere principali di Manzoni
Le opere di Manzoni si dividono in tre categorie principali. Gli Inni Sacri (1812-1822) sono dedicati alla religione cattolica e mostrano la sua profonda fede dopo la conversione.
Tra le odi spiccano "Marzo 1821" dedicataallerivolteanti−austriache e "Il Cinque maggio" (scritta alla morte di Napoleone). Queste poesie mostrano quanto fosse interessato agli avvenimenti politici del suo tempo.
Scrisse anche due tragedie: "Il Conte di Carmagnola" (1816) e "Adelchi" (1822). Insieme a queste opere teatrali, sviluppò importanti riflessioni teoriche sul teatro e sul genere tragico.
Ma la sua opera più importante resta "I Promessi Sposi" 1821−1823,pubblicatonel1827 - il primo grande romanzo storico italiano che ha influenzato tutti gli scrittori successivi.
Da ricordare: Per Manzoni, la poesia e la letteratura dovevano raccontare i sentimenti veri degli uomini nella storia, sempre guidati dalla volontà di Dio.