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La Mesopotamia

21/10/2022

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La Mesopotamia
Il nome Mesopotamia significa letteralmente "terra in mezzo ai fiumi" ed è il termine
con cui si indicava la fascia di terra

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La Mesopotamia Il nome Mesopotamia significa letteralmente "terra in mezzo ai fiumi" ed è il termine con cui si indicava la fascia di terra nel Vicino Oriente situata fra i fiumi Tigri ed Eufrate. La regione viene di solito suddivisa geograficamente in Alta Mesopotamia (la zona più a Nord, vicina all'Anatolia) e la Bassa Mesopotamia (la regione più a Sud, che arriva fino al Golfo Persico). La mesopotamia fu abitata già all'età del bronzo, ed ebbe una ricca crescita agricola e urbana a cui si accompagnò un intenso sviluppo culturale culminato, intorno al 3000, con la nascita della scrittura; si crearono così le condizioni ottimali per l'affermazione delle grandi civiltà orientali. Il clima della Mesopotamia è in prevalenza caldo e secco, gli inverni sono miti e le estati caldissime, raramente il cielo è coperto da nuvole. In tutto il paese, ad eccezione delle regioni montuose a Nord, in estate non piove quasi mai e le temperature medie si aggirano intorno ai 33-34°C, ma quando domina l'alta pressione, queste possono salire anche a 47°C e oltre. A Sud, le temperature variano tra i 50°C in estate e lo zero in gennaio. Un po' più umide sono le regioni che confinano con il Golfo Persico, lo Shatt el-Arab. Troy CRETE ✔ Memphis HITTITE EMPIRE Tyre Thebes NUBIA NORTH MITANNI STATE Nineveh EGYPT Ancient Egypt and Mesopotamia c. 1450 BC Kilometres ASSYRIA Assur BABYLONIA Babylon SUMER L'agricoltura è possibile...

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Didascalia alternativa:

solo con l'ausilio dell'irrigazione artificiale, senza la quale, la vegetazione, nata dopo le esigue piogge invernali, morirebbe. Essa è sempre in lotta con le tempeste di sabbia che arrivano dai vicini deserti. Se la terra argillosa è invece ben irrigata, diventa fertile e vi possono essere coltivati orzo, grano, farro e sorgo, che maturano già nel mese di maggio. Si coltivano anche l'oleoso sesamo, diversi tipi di ortaggi, la vite e la palma da datteri. Ciò che manca totalmente sono le foreste e i boschi. Lo sviluppo economico e culturale della regione era strettamente legato ai due fiumi Eufrate e Tigri. In primavera, quando le nevi sulle montagne cominciavano a sciogliersi, la piena dei due fiumi inondava vaste zone rendendole fertili e fiorenti. Bisognava quindi domare le violenti acque con la costruzione di dighe e canali. Solo in questo modo era possibile svolgere un'agricoltura ordinata. I canali procuravano non solo la necessaria irrigazione dei campi, ma formavano anche un'ottima rete di comunicazione e spesso costituivano anche i confini tra le singole città. Le terre non lambite dai corsi d'acqua rimasero incolte e servivano unicamente da pascoli. Vi la vegetazione, che nasce dopo le esigue piogge invernali, è sempre in lotta con le tempeste di sabbia che arrivano dai vicini deserti. Quali sono state le antiche civiltà appartenenti alla Mesopotamia? SUMERI E ACCADI I Sumeri e Accadi erano due civiltà della bassa Mesopotamia che all'inizio coesistevano, ma ben presto i primi si fecero assimilare dai secondi A loro dobbiamo i primi edifici in mattone crudo (templi) costruiti a scopo religioso, ottimo esempio è lo... Ziqqurat: monumento a forma di monte costituito da una serie di terrazze sovrapposte, sul quale veniva posto il tempio. Molto importante era l'arte figurativa...sigilli, vasi di alabastro, tazze e vasi rituali di pietra. Il più importante è lo stendardo di Ur che raccontava cosa succedeva in quel dato momento, da un lato la guerra e da un lato la pace. Comparvero le prime statue in marmo e gesso, che sottolineavano il legame che avevano con le divinità. Esempio sono le statue degli oranti (in posizione di preghiera erano inserite nei templi per rappresentare anche coloro che non potevano andare in preghiera) e i primi intarsi sui metalli preziosi. I piccoli Accadi assimilarono tutto quello che si poteva dai Sumeri e divennero a loro volta degli ottimi esempi artistici...si svilupparono partendo da un esempio di città-tempio e diventarono la prima città-stato, rappresentarono la loro essenza in sculture, sigilli e architettura, l'esempio più importante è la famosa stele della vittoria di Naram-Sin sui Lullaby (Parigi, Louvre) che era stata progettata per esaltare la superiorità del popolo accadico e del loro Re. Purtroppo la scomparsa di questo popolo fece sì che con loro scomparisse anche una buona parte di tradizione artistica. BABILONESI La babilonia del passato... Con questo popolo iniziamo a osservare un nuovo stile di tempio e una nuova corrente artistica, che possiamo riassumere nel tempio di Hammurabi Chi è costui? Hammurabi è famoso per essere stato il primo Re che è stato in grado di unificare le popolazioni di alta e bassa Babilonia e per aver scritto le prime leggi della storia: il codice di Hammurabi. La stele raffigura il Re in ascolto del Dio Sole, che rappresentava la giustizia e sotto la lunga lista di leggi in carattere cuneiforme. L'arte raffigurava principalmente il passato, ed è in questo periodo che Babilonia diventa centro del mondo e non solo della religione. Opere che vi faranno riconoscere il periodo sono: La Torre di Babele, La porta di Istar (ottava porta di Babilonia dedicata alla dea dell'amore e della guerra Ishtar e che dava sulla via delle processioni). GLI ASSIRI Secondo me dovreste associare alla parola Assiri la frase ESPANSIONE QUASI INCONTROLLATA. Questa popolazione entrò in un periodo di intensa attività edilizia: nuovi edifici, espansione edifici esistenti, finire le costruzioni in corso, primi sistemi idraulici per portare l'acqua dal fiume, mura, torri, ecc. E dove non costruivano, passavano il tempo a scolpire sculture nuove, ricoprire intere pareti di bassorilievi e a lavorare il metallo a sbalzo con scene di guerra. Gli artisti assiri non avevano molta libertà di espressione, era il Re che ordinava esattamente quello che dovevano raffigurare in una loro opera. I PERSIANI I persiani furono uno dei popoli che si espansero di più. Grazie a Ciro, il loro sovrano, riuscirono a mettere le mani su babilonia, una parte di Egitto e Grecia, finché non venne fermato da Alessandro Magno. Per cui la loro architettura prendeva spunto da ogni civiltà toccata (gradoni e colonne dagli Egizi) e l'arte raffigurava in modo monotono sempre gli stessi personaggi con colori diversi per abbellire e decorare i palazzi. Questo continuo rappresentare le stesse scene serviva a raffigurare l'immutabilità del potere. I FENICI La terra del popolo dei fenici è quella che oggi conosciamo come Libano. Erano molto famosi per la loro qualità di mercanti e navigatori e questo li portava a essere chiamati ufficialmente comunità mediterranea, la cui cultura e arte veniva influenzata da tutto quello che vedevano durante i loro viaggi. In particolar modo vennero influenzati da: Egizi con l'arte funeraria e l'uso del sarcofago. Greci con la maschera d'oro per il defunto. Insomma....se durante il paleolitico le illustrazioni erano pressoché su caccia, agricoltura e animali, ora si inizia a vedere come le popolazioni più che utilizzare l'arte per rituali di buona sorte, li utilizzano per abbellire e per mostrare la loro ricchezza e la loro politica quasi incontrastabile, attraverso la raffigurazione di guerre importanti.