Le Scuole del Novecento
Il ventesimo secolo ha portato una vera rivoluzione nel modo di pensare la mente! Il funzionalismo, ispirato da Darwin, si chiese: "A cosa serve il comportamento?" Invece di studiare la struttura della mente, questi psicologi si concentrarono sulle sue funzioni.
Nel 1913 arriva John Watson con il comportamentismo. La sua idea? Studiamo solo quello che possiamo vedere: il comportamento! La mente diventa una "scatola nera" di cui non possiamo conoscere il funzionamento interno.
Il concetto chiave è la plasmabilità: tutti noi sviluppiamo comportamenti basati su quello che abbiamo imparato, non su caratteristiche innate. Più tardi nasce il neocomportamentismo che ammette l'esistenza di processi mentali nascosti tra stimolo e risposta.
Skinner portò avanti questa tradizione, riconoscendo che esistono fenomeni "sotto la pelle" che vanno studiati scientificamente.
💡 Curiosità: Watson credeva che le differenze tra le persone dipendessero solo dall'apprendimento, non da caratteristiche innate.