Aristotele e la conoscenza del mondo reale
Aristotele, a differenza del suo maestro Platone, rivolge la sua attenzione principalmente al mondo reale. Nel 355 a.C. fondò ad Atene il Liceo, un'istituzione il cui scopo era individuare i principi universali dell'intera esperienza umana. Qui si insegnavano biologia, fisica, etica, retorica e logica, ciascuna trattata secondo il proprio specifico metodo d'indagine.
Come Platone, Aristotele riconosce che la realtà comprende un aspetto sensibile (gli oggetti concreti) e uno intelligibile (le "forme", equivalenti alle idee platoniche), ma non li separa nettamente. Per Aristotele, la conoscenza si sviluppa gradualmente: dalle sensazioni che si trasformano in ricordi, all'esperienza, fino alla scienza.
Ogni cosa esistente è per Aristotele l'unione di materia (parte materiale) e forma (parte ideale). Il passaggio dalla materia alla forma equivale a quello dalla potenza all'atto: ad esempio, un uovo è una gallina in potenza, mentre una gallina è un uovo in atto. Similmente, il legno è la materia di un tavolo, mentre la sua struttura è la forma.
🔍 La teoria della potenza e dell'atto di Aristotele può aiutarti a capire anche il tuo percorso di apprendimento: stai trasformando le tue potenzialità in capacità concrete!