Libertà negativa vs libertà positiva
Lo Stato liberale garantisce la libertà negativa, cioè la libertà "da" ostacoli e interferenze. Quando chiediamo di non essere limitati nell'esercizio delle nostre facoltà, stiamo invocando questo tipo di libertà: nessuno può impedirci di pensare, parlare o muoverci liberamente.
Lo Stato sociale, invece, promuove la libertà positiva, ovvero la libertà "di" realizzare concretamente i propri obiettivi. Non basta non essere ostacolati: servono anche i mezzi e le opportunità per agire. Come spiega Bobbio, per alcuni la libertà significa "diminuire i vincoli", per altri "aumentare le opportunità".
La libertà positiva del welfare include il diritto di istruirsi, curarsi, avere una casa, ottenere un'equa retribuzione. Questi servizi sono finanziati attraverso il sistema fiscale: tasse e imposte che ogni cittadino paga in base al proprio reddito.
Senza questo intervento redistributivo, molti servizi essenziali resterebbero appannaggio solo dei ceti più abbienti, contraddicendo il principio di uguaglianza sostanziale.
💡 In pratica: Il welfare trasforma i diritti da belle parole scritte sulla carta in opportunità concrete per tutti!