Attivismo Scientifico Europeo
Gli esponenti dell'attivismo scientifico hanno una caratteristica comune: quasi tutti vengono dal mondo medico e iniziano lavorando con bambini con problematiche speciali. Questa esperienza li porta a rivoluzionare l'educazione per tutti.
Decroly: Dai Bisogni ai Centri di Interesse
Ovide Decroly, neuropsichiatra belga, parte dalla direzione di una clinica per bambini diversamente abili per creare la "Scuola dell'Ermitage". La sua filosofia: educazione per la vita, attraverso la vita.
Decroly identifica quattro bisogni fondamentali dell'essere umano: nutrirsi, lottare contro le difficoltà, difendersi dai nemici, lavorare con gli altri. A questi corrispondono altrettanti centri di interesse che diventano il fulcro dell'attività scolastica.
La sua teoria della globalizzazione è geniale: i bambini apprendono naturalmente dal tutto alle parti, non il contrario. Prima vedono la mamma intera, poi ne colgono i dettagli. Lo stesso deve fare la scuola: partire dalla struttura globale per poi scomporre nei vari argomenti.
💡 Connessione: Decroly riprende la struttura del cervello umano dove i neuroni sono collegati da sinapsi - anche l'apprendimento deve essere connesso, non frammentato!
Claparède: L'Educazione Funzionale
Édouard Claparède fonda l'Istituto Jean-Jacques Rousseau e sviluppa il funzionalismo educativo. Per lui, l'educazione deve rispondere ai bisogni concreti degli studenti come funzione di adattamento all'ambiente.
Propone un sistema di classi flessibili ancora oggi attualissimo:
- Classi parallele con alunni di capacità omogenee
- Classi mobili dove ogni studente si sposta per materia secondo il proprio livello
- Sezioni parallele con diversi indirizzi formativi
- Sistema delle opzioni con un programma minimo comune e ampia scelta
La scuola deve essere "a misura di bambino", capace di adattarsi con flessibilità per raggiungere l'individualizzazione dell'insegnamento.
Binet: Il Primo Test di Intelligenza
Alfred Binet conduce una ricerca pionieristica sui bambini delle scuole elementari parigine per individuare deficit di intelligenza. Insieme a Théodore Simon, nel 1905 elabora il famoso test Binet-Simon.
Questo diventa il primo test psicologico applicato su popolazione scolastica e il progenitore di tutti i test per misurare il quoziente intellettivo (Q.I.). Un'innovazione che cambierà per sempre la valutazione scolastica mondiale.