La Scolastica e il pensiero educativo
La filosofia scolastica nasce nelle scuole religiose dall'VIII al XIV secolo con una domanda fondamentale: come conciliare ragione e fede? I pensatori cristiani non si accontentano più di accettare tutto per fede, ma vogliono capire razionalmente ciò che Dio ha rivelato.
Il percorso della scolastica attraversa diverse fasi: inizialmente ragione e fede sono considerate identiche, poi si riconosce una possibile antitesi, quindi si trova un'armonia, fino ad arrivare alla loro completa indipendenza. È un'evoluzione che durerà secoli!
Ugo di San Vittore scrive il Didascalicon, un manuale fondamentale per gli studenti. La sua grande intuizione è valorizzare anche le arti meccaniche (tessitura, agricoltura, medicina, teatro) accanto a quelle liberali. Per lui nessun sapere è inutile, ma tutto deve essere ordinato gerarchicamente: logica, arti liberali, teologia e infine mistica.
💡 Concetto chiave: Ugo distingue tra "arte" (sapere pratico con regole specifiche) e "disciplina" (sapere teorico completo basato sulla logica).
La gerarchia del sapere secondo Ugo è precisa: la mistica rappresenta il vertice (contemplazione estatica di Dio), seguita dalla teologia, dalle arti liberali e infine dalla logica. Le arti meccaniche ottengono finalmente dignità educativa, anche se rimangono comunque considerate inferiori a quelle liberali.