Melanie Klein e la rivoluzione del gioco
Mentre Anna Freud credeva che i bambini fossero troppo piccoli per la psicoanalisi, Melanie Klein ha dimostrato il contrario. Secondo lei, anche i neonati possiedono già le tre istanze freudiane (Es, Io e Super-Io) e sperimentano conflitti psichici fin dalla nascita.
La sua intuizione geniale è stata capire che il gioco è il linguaggio naturale dei bambini. Quando un bambino gioca, non si sta solo divertendo: sta esprimendo fantasie, paure e desideri che non riesce ancora a verbalizzare. È come se stesse raccontando la sua storia interiore attraverso i giocattoli.
La tecnica del gioco prevede che il terapeuta metta a disposizione vari materiali (bamboline, animali, contenitori, colori, plastilina) e osservi senza interferire. Il bambino crea spontaneamente scene che riflettono il suo mondo interno, proiettando all'esterno le proprie angosce per controllarle meglio.
Ricorda: Per Klein, ogni gioco ha un significato simbolico profondo che rivela i conflitti inconsci del bambino.