Scuole speciali e nuove forme di cultura
Le scuole di Chartres e San Vittore erano famose per insegnare il Trivio (grammatica, retorica, dialettica) e il Quadrivio (aritmetica, geometria, astronomia, musica). Bernardo di Chartres, uno dei maestri più importanti, ha lasciato una metafora bellissima: "Siamo come nani sulle spalle di giganti" - possiamo vedere lontano solo grazie a chi ci ha preceduto.
Ugo di San Vittore scrive il "Didascalicon", un vero manuale di pedagogia che unisce Platone al cristianesimo. Il suo messaggio è chiaro: "Impara volentieri da tutti ciò che non sai" - ogni forma di sapere ha valore e non bisogna sottovalutare nulla.
La borghesia più ricca vuole anche una cultura letteraria raffinata. Nascono così generi come l'exemplum (brevi racconti con protagonisti santi o cavalieri da imitare), le vite dei santi e le chanson de geste che narrano le gesta eroiche dei cavalieri. Anche la Divina Commedia di Dante rientra in questa tradizione educativa.
Gli ordini mendicanti (domenicani e francescani) portano una ventata di freschezza nell'educazione religiosa popolare. San Domenico e San Francesco predicano la povertà e riportano la Chiesa ai valori originali di Gesù, rendendo il cristianesimo più accessibile al popolo.
💡 Da ricordare: Nelle scuole di grammatica e abaco tutti imparavano a leggere, scrivere e fare di conto - erano le nostre scuole elementari medievali!