L'Etร Giolittiana e il Primo Miracolo Economico (1903-1914)
Giovanni Giolitti dominรฒ la scena politica italiana per oltre un decennio, affrontando con pragmatismo sia la questione meridionale che quella operaia. Il suo approccio? Evitare la forza nelle manifestazioni operaie e cercare soluzioni concrete ai problemi del Sud.
Questo periodo vide il "primo miracolo economico italiano": il PIL crebbe del 6% all'anno, nacquero grandi aziende come FIAT, Pirelli ed Edison, e si sviluppรฒ il settore siderurgico con l'Ilva. I fattori del successo furono l'intervento statale nelle infrastrutture, la protezione doganale, la modernizzazione delle banche e lo sviluppo dell'industria elettrica.
Tuttavia, questo boom riguardรฒ solo il triangolo industriale. Il Sud rimase arretrato, con il sistema del latifondo ancora dominante. Gaetano Salvemini, critico di Giolitti, lo definรฌ sarcasticamente "ministro della malavita" per i suoi compromessi con i notabili meridionali.
La strategia giolittiana si basava sul doppio volto: al Nord si presentava come amico degli industriali, al Sud manteneva accordi con l'aristocrazia terriera. Questa ambiguitร gli permetteva di governare, ma non risolveva i problemi strutturali.
Dato impressionante: Le catastrofi naturali del periodo (eruzione del Vesuvio 1906, terremoto di Messina 1908 con 80.000 morti) aggravarono ulteriormente la situazione meridionale, spingendo molti italiani all'emigrazione verso il Brasile.