Il trattato di Versailles, firmato nel 1919 alla fine della prima guerra mondiale, stabilì la situazione dell'Europa e dell'Asia. Tuttavia, si rivelò inadeguato e contribuì all'instabilità che si aggravò con la crisi economica del 1929. Questa crisi portò molti paesi ad adottare politiche autoritarie ed espansionistiche. Due paesi significativi coinvolti in queste dinamiche furono il Giappone e la Cina.
Giappone
Dopo la prima guerra mondiale, il Giappone si era rafforzato con l'acquisto di nuovi territori e lo sviluppo dell'industria. Tuttavia, alla fine della guerra e nel 1929, il Paese si trovò in una situazione di crisi che portò i gruppi industriali e le gerarchie militari a sostenere una politica espansionistica. Questo portò alla formazione di un governo autoritario di matrice fascista, che nel 1937 invase la Cina settentrionale.
Cina
Dopo il crollo dell'Impero nel 1911, la Cina proclamò la repubblica sotto la guida del Partito Nazionale del Popolo. Tuttavia, quando i Trattati di Parigi assegnarono la regione dello Shantung al Giappone, scoppiò un conflitto tra le forze rivoluzionarie e l'esercito giapponese. Inoltre, si verificò uno scontro tra il Guomindang e il Partito Comunista. Nel 1941, questo conflitto si trasformò nella seconda guerra mondiale.
Riarmo ed espansionismo della Germania
Nel periodo tra le due guerre, la Germania, guidata da Hitler, violò i Patti di Versailles e riarmò il Paese in modo massiccio. Tentò anche di annettere l'Austria e partecipò a conferenze e alleanze con l'Italia e il Giappone. Questo portò alla formazione dell'Asse Roma-Berlino-Tokyo, che cercava una supremazia tedesca in Europa e giapponese in Asia.
La crisi del 1929 e le conseguenze
La crisi economica del 1929 ebbe un impatto significativo su tutti questi eventi. Molti paesi, tra cui la Germania e l'Italia, furono colpiti duramente dalla crisi, che portò a politiche autoritarie e ad alleanze espansionistiche.
Crisi del 1929 in Italia
In Italia, la crisi del 1929 ebbe conseguenze devastanti sull'economia e sulla politica. Durante questo periodo, il regime fascista implementò riforme nel mondo del lavoro per fronteggiare la crisi economica.
La guerra civile spagnola
La guerra civile spagnola scoppiò nel 1936 come conseguenza della crisi politica e sociale che colpì il Paese negli anni precedenti. La coalizione di sinistra e progressista del Fronte popolare vinse le elezioni nel 1936, scatenando violente insurrezioni contro i ceti conservatori. Questo portò alla formazione di due schieramenti contrapposti, che si scontrarono in una guerra civile che vide la vittoria di Franco nel 1939.
Questi eventi contribuirono a creare un clima di instabilità in Europa negli anni tra le due guerre mondiali, che alla fine portò allo scoppio della seconda guerra mondiale.