La trasformazione dell'Europa tra il 1870 e il 1915 fu caratterizzata da profondi cambiamenti sociali ed economici.
La società di massa e industrializzazione 1870-1915 portò alla nascita di nuove classi sociali e modi di vivere. Le città crebbero rapidamente, accogliendo masse di lavoratori dalle campagne. Le fabbriche introdussero nuovi metodi di produzione, come la catena di montaggio, che aumentarono drasticamente la produttività. Questo periodo vide anche l'emergere dei primi grandi magazzini, della pubblicità moderna e del consumo di massa. L'istruzione divenne più accessibile e nacquero i primi mezzi di comunicazione di massa come i giornali popolari.
I valori della classe operaia e impiegatizia nel XIX secolo si basavano sul duro lavoro, sul risparmio e sul desiderio di migliorare le proprie condizioni. Gli operai svilupparono una forte coscienza di classe e iniziarono a organizzarsi in sindacati per difendere i propri diritti. La classe impiegatizia, invece, aspirava a uno stile di vita borghese e dava grande importanza all'educazione e al decoro. L'evoluzione politica e partiti in Europa fine Ottocento vide la nascita dei primi partiti socialisti e l'estensione graduale del diritto di voto. I governi dovettero confrontarsi con le richieste delle masse e iniziarono a introdurre le prime forme di legislazione sociale. Nacquero anche i partiti cattolici e quelli nazionalisti, che cercavano di rappresentare diversi gruppi sociali. Questo periodo pose le basi per la moderna democrazia di massa, anche se il processo fu interrotto dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale nel 1914.