L'Europa alla vigilia della guerra
Nel periodo 1914-1918, l'Italia era governata da Salandra, e le relazioni diplomatiche tra Germania e Francia erano particolarmente tese. La Francia e la Prussia entrarono in guerra, e la Francia subì una sconfitta, perdendo l'Alsazia e la Lorena. Anche l'Impero tedesco e la Gran Bretagna furono coinvolti nel conflitto.
Il problema della polveriera balcanica
Il territorio balcanico era pronto ad esplodere a causa dei movimenti nazionalisti. L'area balcanica era caratterizzata da un forte pluralismo etnico, linguistico e religioso. Gli imperi presenti nell'area avevano un misto di culture.
Rivalità e guerra in Europa
Negli anni precedenti al conflitto, gli Stati erano in competizione per il dominio dei territori extraeuropei. Questa stagione del colonialismo dimostrava che l'equilibrio di pace era solo apparente, con rivalità molto forti tra Francia e Gran Bretagna, e tra Francia e Germania a causa delle due crisi marocchine.
Lo scoppio della guerra
La scintilla che scatenò la guerra fu l'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo il 28 giugno 1914 da parte di Gavrilo Princip. La Serbia fu sospettata di appoggiare organizzazioni terroristiche in Bosnia, e questo portò l'Austria Ungheria a inviare un ultimatum alla Serbia, che fu poi respinto, portando all'inizio del conflitto.
Le alleanze militari
Le alleanze militari trascinarono in guerra un paese dopo l'altro, formando due schieramenti: l'Intesa o alleati (Francia, Gran Bretagna e Russia) e gli Imperi centrali (Germania, Austria e Italia), i quali inizialmente non intervennero a causa di un'alleanza difensiva.
Nuove forme di guerra e tecnologie
La guerra fu mossa dall'entusiasmo con l'obiettivo di circondare il paese, e durò 5 anni. La sua potenza di fuoco era tale che i soldati si trincerarono in posizioni difensive sul terreno, dando vita alla guerra di trincea. Questa nuova forma di guerra portò allo sviluppo di nuove tecnologie belliche, come il carro armato, il sommergibile, la mitragliatrice, l'artiglieria e le armi chimiche. Queste armi provocarono grandi perdite e cambiarono il corso della guerra.
Impatto sulla società e sull'economia
La guerra ebbe un impatto notevole sull'economia, costringendo gli Stati a intervenire sistematicamente. Le donne entrarono massicciamente a lavorare nelle fabbriche, svolgendo ogni tipo di attività, comprese quelle che richiedevano molta forza fisica. Inoltre, la popolazione non coinvolta era informata tramite radio e giornali, spesso con notizie false e modificate.
L'Italia entra in guerra
Allo scoppio della guerra, il governo italiano era guidato da Antonio Salandra, il quale aveva mantenuto il paese neutrale. Tuttavia, la presa di posizione di Salandra trovò l'appoggio della maggioranza degli italiani. La situazione si complicò quando alcune forze politiche iniziarono a chiedere che l'Italia intervenisse nello scontro, creando un dibattito tra interventisti e neutralisti.
Conclusioni
In breve, la Prima Guerra Mondiale è stata uno dei conflitti più devastanti della storia, caratterizzato da nuove forme di guerra, nuove tecnologie belliche e un impatto significativo sulla società e sull'economia. Le alleanze politiche e l'ascesa delle potenze mondiali hanno contribuito a scatenare un conflitto globale, le cui conseguenze hanno segnato il destino del XX secolo.