L'ideologia nazista: un programma di odio
Dopo la liberazione dal carcere, Hitler riorganizza il Partito nazionalsocialista con una strategia del "doppio binario": partecipa alle elezioni ma usa sistematicamente violenza e intimidazioni contro gli avversari.
Il programma nazista si basa su pilastri immutabili e terrificanti. Primo fra tutti l'antisemitismo: gli ebrei vengono descritti come una "malattia" che ha contagiato l'Europa, identificati sia con i bolscevichi che con i ricchi banchieri.
Alla base c'è l'idea della superiorità della razza ariana, destinata a dominare su tutti gli "untermenschen" sotto−uomini. In questa categoria rientrano ebrei, zingari, omosessuali, portatori di handicap, testimoni di Geova e comunisti.
Il nazismo predica la Volksgemeinschaft, una "comunità di popolo" unita da terra, sangue e razza. I tedeschi sarebbero i discendenti più puri degli Arii, destinati per natura a diventare la "razza dominante".
Questo delirio razziale giustifica la ricerca del Lebensraum (spazio vitale): i tedeschi hanno il "diritto" di conquistare un impero per espandersi.
💡 Elemento chiave: L'ideologia nazista non è solo politica, ma un sistema di credenze razziali che porterà allo sterminio.