La Russia prima guerra mondiale attraversò un periodo di profonda trasformazione che culminò con la Rivoluzione russa del 1917.
La Russia entrò nella Prima Guerra Mondiale nel 1914 come parte degli russia prima guerra mondiale alleati, ma la sua partecipazione fu segnata da gravi difficoltà. L'esercito russo, nonostante fosse numeroso, soffriva di gravi carenze di equipaggiamento e rifornimenti. La situazione interna era già tesa a causa della precedente rivoluzione russa 1905, che aveva evidenziato il malcontento popolare verso il regime zarista. Le pesanti sconfitte militari, la crisi economica e le terribili condizioni di vita della popolazione portarono a una crescente instabilità politica.
Nel 1917, la situazione precipitò con due eventi fondamentali: la Rivoluzione di Febbraio, che portò alla caduta dello zar e all'instaurazione del governo provvisorio russo 1917, e la successiva rivoluzione d'ottobre, guidata dai bolscevichi sotto la leadership di Lenin. I bolscevichi e menscevichi rappresentavano due diverse fazioni del movimento rivoluzionario: i primi, più radicali, sostenevano una rivoluzione immediata, mentre i secondi preferivano un approccio più graduale. Con la presa del potere dei bolscevichi, la Russia si ritirò dalla guerra firmando la pace di Brest-Litovsk nel marzo 1918. Questo ritiro, avvenuto quando la russia si ritira dalla prima guerra mondiale, fu determinato dalla necessità di concentrarsi sui problemi interni e dalla promessa di "pace, pane e terra" fatta da Lenin al popolo russo. La nuova leadership bolscevica iniziò quindi una radicale trasformazione della società russa, dando vita all'Unione Sovietica e cambiando per sempre il corso della storia mondiale.