La rivoluzione francese e l'ascesa di Napoleone Bonaparte rappresentano due momenti cruciali della storia europea che hanno profondamente trasformato la società.
La rivoluzione francese scoppiò nel 1789 a causa di una profonda crisi politica, economica e sociale. Le principali cause della rivoluzione francese furono: il malcontento popolare per i privilegi della nobiltà e del clero, la grave crisi economica che colpiva soprattutto il Terzo Stato, e l'assolutismo monarchico di Luigi XVI. Gli eventi più significativi includono la presa della Bastiglia, la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, e l'abolizione della monarchia. Le conseguenze della rivoluzione francese furono rivoluzionarie: l'abolizione dei privilegi feudali, l'affermazione dei principi di uguaglianza e libertà, e la nascita della repubblica moderna.
L'età napoleonica iniziò quando il giovane generale Napoleone Bonaparte prese il potere con il colpo di stato del 18 brumaio (1799). Il regime napoleonico si caratterizzò per importanti riforme amministrative e giuridiche, come il Codice Civile, la riorganizzazione dello Stato e del sistema scolastico. Il bonapartismo si diffuse in Europa attraverso le conquiste militari, portando a profonde trasformazioni negli stati conquistati. Tuttavia, l'impero napoleonico iniziò a declinare dopo la disastrosa campagna di Russia del 1812, fino alla definitiva sconfitta di Waterloo nel 1815. Le riforme di Napoleone, pur contraddicendo in parte gli ideali rivoluzionari di libertà, consolidarono molte conquiste della rivoluzione, come l'uguaglianza giuridica e la meritocrazia, influenzando profondamente la storia europea successiva.