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Riforma e controriforma

4/2/2023

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RIFORMA E CONTRORIFORMA INTRODUZIONE
La riforma protestante o luterana è il movimento religioso, con risvolti politici di tipo rivoluzionari

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RIFORMA E CONTRORIFORMA INTRODUZIONE La riforma protestante o luterana è il movimento religioso, con risvolti politici di tipo rivoluzionario, che ha interessato la Chiesa nel XVI secolo. Figura centrale alla quale si attribuisce la nascita del movimento protestante è il frate agostiniano Martin Lutero, insieme ad altri protagonisti importanti quali Calvino e Zwingli. La storia riconosce l'inizio della Riforma con l'affissione, da parte di Lutero, di 95 tesi, da discutere in un pubblico dibattito sulle indulgenze. Accusato di eresia dai domenicani. Lutero venne convocato a Roma. La causa in particolare fu la polemica sorta contro la vendita delle indulgenze in Germania e in altre parti d'Europa. • Lutero affisse le tesi sul portone della Cattedrale di Wittemberg come forma di protesta contro la Chiesa. • Altro punto della Riforma protestante era la lettura diretta delle Sacre Scritture, perché Lutero notava che i preti non erano preparati dal punto di vista teologico e molti di essi si limitavano a recitare, con imperfezioni, frasi in latino. Infatti al popolo era preclusa qualsiasi interpretazione delle Sacre Scritture e veniva spiegata in latino dal sacerdote. • Lutero provvide a tradurre la Bibbia dall'ebraico e dal greco al tedesco. Sebbene non fosse il primo (esistevano numerose traduzioni cattoliche in tedesco prima di Lutero), la sua versione della Bibbia fu la...

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Didascalia alternativa:

più importante in lingua tedesca. • La Riforma negò che ci potessero essere altri intermediari tra l'uomo e Dio al di fuori di Gesù Cristo. • Ne consegue il rifiuto dell'invocazione dei Santi, di Maria, e del ruolo intercessore della Chiesa. • Restano come sacramenti il battesimo e l'eucarestia, viene mantenuta parzialmente la confessione. Gli altri sacramenti tradizionali, come il matrimonio o l'ordine sacro non sono aboliti ma considerati riti ecclesiastici. LE ORIGINI DELLA RIFORMA PROTESTANTE • La Riforma della Chiesa ebbe inizio con la critica del monaco tedesco Martin Luther (Lutero) per la pratica corrotta delle indulgenze (le 95 tesi di Lutero). • La concessione delle indulgenze era diventata, negli anni, un riconoscimento elargito dalla Chiesa in cambio di denaro, per sanare i costi per la spesa della nuova basilica di San Pietro che aveva indotto il papa a concedere capacità speciali ai vescovi, quali l'acquisto di diocesi e la vendita appunto, delle indulgenze. La Chiesa aveva affermato l'esistenza del Purgatorio, (luogo di purificazione) tra l'eterna dannazione dell'Inferno e il luogo di perenne beatitudine, il Paradiso. Quindi era inteso come la dimensione intermedia, in cui l'anima espia i suoi peccati prima di raggiungere il Regno dei Cieli. • Nel clima di speculazione del primo Cinquecento si diffuse l'idea che l'indulgenza cancellasse le colpe ai peccatori dietro pagamento. Il commercio delle indulgenze diventò una pratica irriverente e un riconoscimento falso. • Lutero aveva suscitato però grande interesse nel popolo. Intanto l'imperatore Carlo V per evitare una frattura all'interno del mondo cristiano invitò Lutero alla Dieta di Worms (la Dieta era l'assemblea di principi e rappresentanti delle libere città tedesche). • Furono stampate trecentomila copie dei suoi scritti e la riforma luterana cominciò a diffondersi in Europa. • In Svizzera il teologo Zwingli attaccò pubblicamente la chiesa avida di denaro. Lo scontro degenerò in un confronto armato dove Zwingli trovò la morte. • Un altro giovane teologo francese, fu Giovanni Calvino, che si dedicò per anni alla riorganizzazione della vita religiosa, e divenne negli anni una istituzione religiosa. Egli puntava sul bisogno del fedele di uscire dal doloroso dubbio sul destino ultraterreno e che il paradiso si poteva raggiungere solo partecipando ai sacramenti e MARTIN LUTERO Martin Lutero aveva preso i voti dopo aver attribuito a un miracolo il fatto che un fulmine caduto poco lontano da lui non lo avesse ucciso. • Il punto centrale della sua dottrina è quello di essere resi giusti, visto che per natura siamo ingiusti e nasciamo con il peccato originale. • A quel tempo la chiesa di papa Leone X vendeva indulgenze per poter finanziare la costruzione della Basilica di San Pietro. Questa scandalosa condotta portò Lutero a scrivere un documento, con 95 tesi in cui denunciava il traffico delle indulgenze. Le 95 tesi rappresentarono il manifesto della Riforma Protestante. • Papa Leone X attraverso una bolla papale condannava con parole di fuoco l'eresia tedesca che fece recapitare a Martin Lutero. Lo ammoniva e lo esortava a ritrattare entro sessanta giorni. • La risposta di Lutero fu chiara: bruciò pubblicamente la bolla papale e non poté evitare la scomunica. MARTIN LUTERO • La critica di Lutero nacque dalla convinzione che la salvezza umana risiedesse in Dio e che solo la fede conducesse alla salvezza • La rottura definitiva tra la Chiesa e la dottrina luterana avvenne nel 1520 con i successivi scritti del monaco ribelle. • Nel 1521 Lutero fu scomunicato dal papa e con l'editto di Worms anche Carlo V bandì le sue teorie. Lutero fu salvato dall'arresto dal suo protettore, il principe tedesco Federico di Sassonia, e rifugiatosi presso di lui compì la traduzione in tedesco delle Sacre Scritture. L'atto fu un nuovo affronto per la Chiesa ● Traducendo le Scritture in volgare ed adottando i nuovi metodi di stampa, Lutero diffuse facilmente la sua dottrina, che presto condizionò la spiritualità dell'intero continente. LA RIFORMA IN GERMANIA • La Riforma luterana cominciò a diffondersi in Germania dal 1521 e presto la prese piede in Austria, in Ungheria, in Olanda, in Svizzera e in Svezia. . Tuttavia, in Germania, la rivolta andò ben oltre i limiti previsti da Lutero. Fu il caso dei cavalieri e dei contadini, che rifacendosi a grandi linee alla dottrina luterana, saccheggiarono città e monasteri. Condannati da Lutero stesso, furono soppressi dall'autorità monarchica. • L'ordine della Riforma fu minacciato, in seguito, dalla protesta degli anabattisti (ribattezzati, poiché rifiutavano il battesimo in età infantile), setta religiosa che si distaccò dal movimento riformista in nome del suo credo. • Lo scontro più acceso venne, con l'aperto schieramento dei principi rispetto alla questione religiosa: si formò una coalizione dei principati favorevoli al luteranesimo (come il Ducato di Prussia). • Questi ultimi si ribellarono all'editto di Worms, con cui Carlo V aveva condannato la Riforma luterana, e protestarono (da qui la definizione di protestantesimo). • Su invito del Papato, Carlo V cercò più volte di sconfiggere il movimento riformista, ma la guerra dei principi infine fu sfavorevole all'Impero. La guerra in Germania si concluse nel 1555 con la Pacificazione di Augusta, quando è ormai iniziato il Concilio di Trento. LA RIFORMA IN EUROPA E L'ANGLICANESIMO • La diffusione del protestantesimo in Europa ebbe, oltre a Lutero, più protagonisti. In Svizzera fu portavoce della Riforma il parroco Huldreich Zwingli, che gettò le basi per l'adesione del paese al culto luterano. La rivolta svizzera fu in seguito promossa da Giovanni Calvino, ed ebbe una sua diffusione in Francia, Olanda, Scozia e Inghilterra. • Il re inglese Enrico VIII, della dinastia dei Tudor oppositore alle teorie di Martin Lutero, inizialmente era un sostenitore della Chiesa cattolica, tanto che fu definito defensor fidei (difensore della fede) dal Papa Leone X. • La situazione religiosa in Inghilterra era complessa: a livello popolare e intellettuale era attivo il dibattito sulle predicazioni di Lutero e la stessa dinastia regnante era ostile alle libertà di cui godeva il clero locale. Quando Enrico VIII, già sposato con Caterina d'Aragona (ebbe sei mogli), chiese in moglie la nobildonna inglese Ann Boleyn (Anna Bolena), il Papa si rifiutò di riconoscere l'unione. ENRICO VIII| • Enrico VIII si proclamò allora protettore della Chiesa d'Inghilterra con l'Atto di supremazia (provvedimento legislativo inglese che conferì la Supremazia Regale) e ottenne il titolo di capo supremo della Chiesa d'Inghilterra. • La Supremazia Regale è generalmente usata per indicare la sovranità giuridica delle leggi civili sulle leggi della Chiesa in Inghilterra. • Con l'Atto di Supremazia, Enrico VIII ufficializzò la separazione definitiva dalla Chiesa di Roma, affermando l'indipendenza della Chiesa anglicana. • Seppur scomunicato da Roma, fondò una Chiesa inglese contrapposta a quella romana. Fu dunque il fondatore della chiesa anglicana, nata in seguito allo scisma religioso, quindi alla separazione dalla chiesa Cattolica di Roma • La Chiesa anglicana adottò inizialmente la struttura del cattolicesimo, ma ben presto si accostò alla dottrina protestante. • Con la Riforma anglicana, la corona inglese si appropriò dei beni ecclesiastici e dell'autorità che solitamente spettava al Papa. • La resistenza dei nuclei cattolici e calvinisti, avversi alla gerarchizzazione della Chiesa inglese, non impedì a Enrico VIII e ai suoi eredi di mantenere il potere religioso sul regno. LA RIFORMA IN ITALIA • In Italia la Chiesa romana riuscì a mantenere il controllo religioso sulla popolazione e impedì la diffusione delle idee protestanti attraverso l'Inquisizione e la censura. • I soli episodi di adesione al protestantesimo si ebbero con il socinianesimo (Dottrina teologico-morale) diffusa da Lelio e Fausto Socini che appoggiava la libera interpretazione delle Scritture e la tolleranza religiosa, negando il dogma della Trinità, la natura divina di Cristo e la transustanziazione (la presenza reale di Cristo nel sacramento eucaristico, attraverso il passaggio della sostanza del pane e del vino in quella del corpo e del sangue di Cristo in qualità delle parole pronunciate dal sacerdote durante la Messa.) e con le rivendicazioni dei valdesi. . Il movimento religioso dei valdesi, fondato da Pietro Valdo nell'XII secolo, reclamava la necessità di tradurre la Bibbia nell'idioma locale ed era fortemente ostile alla ricchezza ostentata dalla Chiesa. • Il valdismo è una religione oggi protestante i cui fedeli sono chiamati valdesi. • I valdesi presenti in Italia e in Svizzera sono riuniti nelle Chiese evangeliche valdese LA PACE DI AUGUSTA La Pace di Augusta del 25 settembre 1555 fu sottoscritta tra Ferdinando d'Asburgo, in rappresentanza di suo fratello, l'imperatore Carlo V e i principi protestanti del Sacro Romano Impero riuniti nella Lega di Smalcalda. (federazione di principi uniti dall'opposizione al potere imperiale e dalla volontà di difendere il luteranesimo dai tentativi di restaurazione cattolica attuati dall'imperatore Carlo V) • Con la pace di Augusta (1555), si pose fine alle guerre di religione in Germania, sancendo il principio Cuius Regio Eius Religio • Il principio Cuius Regio Eius Religio implicava che un principe potesse imporre la propria religione nel proprio territorio di appartenenza e i sudditi erano obbligati a seguire la confessione religiosa del loro sovrano (con il risultato che non di rado dovettero passare più volte da una confessione a un'altra in rapporto al succedersi dei principi) oppure emigrare. • La pace si Augusta stabiliva ufficialmente la divisione religiosa tra cattolici e luterani, con l'obbligo per i sudditi di seguire la religione del proprio sovrano, per cui ogni stato doveva accettare la religione del sovrano. • La Pace di Augusta per la prima volta nella storia dell'Occidente cristiano due forme di religione, la cattolica e la luterana, ottenevano pari riconoscimento legale. Zwingliani, calvinisti e anabattisti furono esclusi dall'accordo. LA CONTRORIFORMA E IL CONCILIO DI TRENTO Alla diffusione di dottrine protestanti in tutta Europa, Roma reagì con condanne e scomuniche, dando così vita alla Controriforma. • Questo tipo di lavoro fu affidato all'Inquisizione, meglio conosciuta come la Congregazione per la dottrina della fede. Questa era incaricata di giudicare le opinioni e tra le tante vittime conterà pure Giordano Bruno e Galileo Galilei. L'inquisizione venne però accusata per eccessiva durezza delle sentenze, così si pensò di avviare una prevenzione. Infatti nel campo librario venne indicato un elenco di testi considerati eretici e che non era lecito leggere o possedere. La necessita di una riforma disciplinare e spirituale della chiesa nel mondo cattolico esisteva già prima che iniziasse la polemica sulle tesi di Lutero. La continuazione del dialogo fra cattolici e protestanti stimolò a non abbandonare la possibilità di una ricomposizione dell'unita della chiesa. • La convocazione di un concilio ecumenico (di tutto il mondo cattolico) era stata richiesta provocatoriamente dai luterani. Papa Clemente VII era speranzoso che i riformatori cattolici potevano contare su Carlo V, favorevole al dialogo per evitare la rottura religiosa della Germania e rafforzare il suo ruolo imperiale • Le mire espansionistiche della Spagna di Carlo V d'Asburgo avevano impiegato poco tempo a raggiungere la penisola italiana dove, una folta e agguerrita truppa di soldati tedeschi, che si facevano chiamare lanzichenecchi, entrò nella città di Roma, che la saccheggiarono. • Il pontefice riuscì a rimandare continuamente il concilio fino alla sua morte nel 1534. IL CONCLAVE • Il conclave elesse Paolo III entrato nella vita ecclesiastica per farvi carriera quando aveva già 3 figli, rappresentando perciò quel tipo di chiesa che Lutero voleva combattere. Annunciò l'apertura del concilio nel 1535. • L'apertura fu però rinviata di anno in anno per ben 6 volte prima per lo stato di guerra tra l'impero e la Francia. Paolo III d'altra parte mostrò ben presto di essere un papa non meno interessato dei suoi predecessori all'ampliamento dei poteri temporali per se e per i propri parenti. Infatti nel 1545 creò sui possedimenti pontifici di Parma e Piacenza un ducato in favore del figlio Pier Luigi. I protestanti intanto ripresero a incontrarsi con i cattolici in colloqui religiosi senza pervenire a una riunificazione della chiesa: infatti sembrava difficile trovare un accordo sui sacramenti, l'ordinamento della chiesa e il primato del papa. Nel mondo cattolico intanto iniziarono a nascere nuovi ordini religiosi. I Teatini furono fondati nel 1526 da Gian Pietro Carafa e i Cappuccini nacquero nel 1524 come nuovo ramo dei Francescani. La compagnia di Gesù fondata nel 1540 da Ignazio di Loyola si differenziò fortemente dagli altri ordini perché il suo scopo non era la preghiera o la contemplazione ma la lotta contro l'eresia e la difesa della chiesa tradizionale. Ignazio formò il primo nucleo della compagnia di Gesù e nel 1540 ottenne l'approvazione papale. I loro voti erano l'obbedienza ai superiori, la castità e la povertà a cui si aggiungeva l'obbedienza al papa. LA CONVOCAZIONE DEL CONCILIO • Il 22 maggio 1542 giunse la convocazione del concilio ma poco dopo riprese la guerra tra Francesco I e Carlo V e le sessioni conciliari cominciarono realmente nel dicembre 1545. La città alla fine fu Trento un principato vescovile che faceva parte dell'impero tedesco dove i protestanti avrebbero potuto recarsi con maggiore sicurezza. Nella visione di Carlo V il concilio doveva servire a riunificare la cristianità e perciò il suo compito principale era togliere argomenti alla propaganda protestante. L'apertura al concilio non avvenne sotto buoni auspici perché la chiesa cattolica aveva cominciato a organizzare una apparato repressivo dell'eresia. I tribunali dell'inquisizione venivano ora rimessi al lavoro da Paolo III e sottoposti a un'unica direzione centrale quella della congregazione del sant"uffizio. • Paolo III decise di trasferire le sedute a Bologna, entro i confini del proprio stato ma Carlo V non accettò la sua mossa e il concilio restò così bloccato fino al 1551 anno della morte di Paolo III. Il nuovo pontefice Giulio III acconsentì a riaprile le sedute a Trento ma questa seconda fase del concilio durò fino al 1552. La terza e ultima fase si svolse dal 1562 al 1563. IL CONCILIO DI TRENTO Nel 1564 papa Pio IV pubblicò le conclusioni del concilio. Vi erano prima di tutto affermazioni dottrinali, alle verità delle sacre scritture fu aggiunto il valore della tradizione storica con cui la chiesa le aveva arricchite, l'unica versione autorizzata dei testi sacri era la vulgata (testo o lezione diffuso attraverso manoscritti o stampe in contrapposizione, a un testo o a una lezione meno nota). Il numero tradizionale dei sacramenti e il loro significato furono riconfermati, fu affermato il valore sacrificale della messa e il dogma della transustanziazione. Il concilio provvide anche a un'opera di ripristino della rettitudine della chiesa. Vietò la grande quantità delle cariche e dei benefici ecclesiastici riaffermando l'obbligo di castità e celibato per il clero. I vescovi dovevano curare l'anima, risiedere nella loro diocesi e visitare regolarmente le loro parrocchie. Vennero istituiti nelle diocesi i seminari e scuole per la formazione del personale religioso che avrebbe dovuto eliminare dalla chiesa il clero rozzo e ignorante. • Accanto alla riorganizzazione dell'inquisizione il sant'uffizio produsse un catalogo o indice dei libri proibiti che comprendeva oltre agli autori noti per le loro dottrine eretiche anche opere non religiose. Fra i libri dei quali era proibita la lettura vi erano tutte le versione dell'antico e nuovo testamento in volgare o in latino diverso da quello della vulgata. ● la differenza tra protestanti e cattolici stava nel fatto che, per i primi la Bibbia costituiva una lettura fondamentale e obbligatoria, mentre i secondi dovevano chiedere l'autorizzazione al sant'uffizio per leggere la Bibbia in volgere. La stessa era negato alle donne e a chi non sapeva leggere il latino. • Pertanto l'evento più rappresentativo della risposta cattolica alla riforma protestante fu il Concilio di Trento. RIEPILOGO MARTIN LUTERO E LA RIFORMA PROTESTANTE • In Germania, un giovane sacerdote di nome Martin Lutero inizia a criticare la chiesa. Il punto centrale della sua dottrina è quello di essere resi giusti, visto che per natura siamo ingiusti e nasciamo con il peccato originale. A quel tempo la chiesa di papa Leone X vendeva indulgenze, per poter finanziare la costruzione della Basilica di San Pietro. Questa scandalosa condotta portò Lutero a scrivere un documento, composto da 95 tesi nelle quali denunciava il traffico di indulgenze. Le 95 tesi rappresentarono il manifesto della Riforma Protestante. Papa Leone X attraverso una bolla papale condannava l'eresia tedesca che fece recapitate a Martin Lutero. Lo ammoniva e lo esortava a ritrattare entro sessanta giorni. La risposta di Lutero fu chiara: bruciò pubblicamente la bolla papale e non potè evitare la scomunica. Lutero aveva suscitato però grande interesse nel popolo. Furono stampate trecentomila copie dei suoi scritti e la riforma luterana cominciò a diffondersi in Europa. In Svizzera il teologo Zwingli attaccò pubblicamente la chiesa avida di denaro. Lo scontro degenerò in un confronto armato dove Zwingli trovò la morte. Un altro giovane teologo fu il francese Giovanni Calvino, che si dedicò alla riorganizzazione della vita religiosa, puntava sul bisogno del fedele di uscire dal dubbio sul destino ultraterreno, e che il paradiso si poteva raggiungere solo partecipando ai sacramenti e conducendo una vita retta. Anche in Italia dove i cittadini erano inaspriti dalla mancanza di una Chiesa come punto di riferimento religioso la riforma luterana si diffuse. RIEPILOGO • LA CONTRORIFORMA Le mire espansionistiche della Spagna di Carlo V d'Asburgo avevano in breve tempo a raggiunto la penisola italiana dove, una agguerrita truppa di soldati tedeschi, che si facevano chiamare lanzichenecchi, entrò nella città di Roma, che la saccheggiarono. Il mondo cattolico fu investito da un moto di rinnovamento interno che nel corso del Cinquecento avrebbe portato a un esame di coscienza e a una sorta di ritorno ad una vita religiosa più vicina all'insegnamento di Cristo. Questa riorganizzazione, dottrinale, prese il nome di Controriforma (oppure Riforma Cattolica), proprio perché nata come netta risposta alla Riforma protestante di Martin Lutero. Grande fu il gesto di appoggiare le operosità di assistenza verso i poveri. Ci fu una maggiore attenzione verso gli atti umani. Molto impegno fu posto poi nei confronti dell'istruzione religiosa attraverso, il catechismo e i seminari per i preti. È importante notare che questo lungo processo produsse effetti rilevanti non solo sulla vita religiosa ma anche sul modo di pensare collettivo, sulla morale quotidiana, sulle rappresentazioni artistiche, sui modelli ideologici e politici della civiltà europea e in particolare di quella italiana. Contemporaneamente, la Controriforma lottò contro la miscredenza, soffocando con mezzi repressivi ogni focolaio di protesta nei paesi cattolici con l'inquisizione. RIEPILOGO IL CONCILIO DI TRENTO (1545-1563) La lotta fra cattolici e protestanti era divenuta ormai la principale questione in tutta Europa. Carlo V, che da tempo cercava di organizzare un incontro per conciliare le due opposte fazioni religiose, non ebbe sempre risposte positive. Per il suo disegno imperiale, però, la pacificazione della Germania e la riforma della Chiesa cattolica erano essenziali, ma la Santa Sede finché ne fu in grado aveva declinato più volte l'invito, perché temeva di non poter esercitare il suo totale controllo. Dunque in campo c'erano sia problemi di natura religiosa sia di natura politica. Trento fu scelta come sede del Concilio perché si trovava al confine tra l'Italia e l'Impero, e dunque per evidenziare la volontà di giungere a un accordo. Ciò nonostante, nel corso di quasi vent'anni, a causa di sorgenti conflitti e incomprensioni, il concilio fu pieno di interruzioni e rinvii. Si promosse la nascita di seminari per formare in modo adeguato i sacerdoti, i quali ebbero l'obbligo di residenza e del celibato ecclesiastico. Il latino fu imposto come lingua ufficiale della Chiesa all'interno della quale bisognava tenere in maniera scrupolosa il registro battesimale. Nacquero nuovi ordini religiosi tra cui la Compagnia di Gesù (gesuiti), i cappuccini i frati di Sant'Agostino ecc. Il Concilio definì posizioni chiaramente contrarie a quelle della Riforma protestante in merito alle Scritture e al ruolo esclusivo della Chiesa nell'interpretazione dei testi sacri, ribadì l'esigenza del culto dei santi, delle reliquie e il valore delle indulgenze. In particolare si fissò il dogma del peccato originale che sarebbe stato cancellato dal battesimo. Tutto ciò creò una spaccatura definitiva tra cattolici e protestanti. Venne condannato il principio luterano. La Chiesa con la Controriforma, ne uscì più disciplinata e per questo più potente. La superiorità papale affermò la que impossibilità di obogliere in motorio di fado Il tutto anzo cho no appropontanto del mondo