La Riforma protestante rappresenta uno dei più importanti movimenti religiosi e culturali della storia europea.
La Riforma protestante nacque nel XVI secolo come reazione agli abusi della Chiesa cattolica, in particolare alla pratica della vendita delle indulgenze. Il principale protagonista fu Martin Lutero, un monaco agostiniano tedesco che nel 1517 affisse le sue 95 tesi alla porta della chiesa di Wittenberg. Le sue critiche si concentravano principalmente sulla corruzione del clero e sulla vendita delle indulgenze, una pratica che permetteva ai fedeli di ottenere la remissione dei peccati in cambio di denaro. Lutero sosteneva che la salvezza si potesse ottenere solo attraverso la fede (sola fide) e non attraverso le opere o il pagamento di indulgenze.
Le cause e conseguenze della Riforma protestante furono molteplici e profonde. Tra le cause principali troviamo la corruzione della Chiesa, il desiderio di riforma morale, l'emergere dell'umanesimo e la crescente alfabetizzazione della popolazione. Le conseguenze furono altrettanto significative: la divisione della cristianità occidentale, la nascita di nuove confessioni religiose (luteranesimo, calvinismo, anglicanesimo), la Controriforma cattolica e profonde trasformazioni sociali e culturali. La Riforma luterana portò anche a importanti cambiamenti nell'istruzione, con l'introduzione dell'obbligo scolastico in molti territori protestanti e la traduzione della Bibbia nelle lingue nazionali. Lo scandalo delle indulgenze fu il catalizzatore che portò alla rottura definitiva con Roma, mentre la diffusione della stampa permise alle idee riformate di diffondersi rapidamente in tutta Europa, creando un movimento di rinnovamento religioso e culturale che avrebbe influenzato profondamente la storia europea dei secoli successivi.