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riforma di lutero-controriforma (1492-1545)

18/9/2022

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SCOPERTE GEOGRAFICHE
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SCOPERTE GEOGRAFICHE Dalla seconda metà del Quattrocento gli europei intrapresero molti viaggi di esplorazione, soprattutto grazie a Umanesimo e Rinascimento che suscitò la curiosità di esplorare terre e mari ignoti, stimolando la ricerca anche nel campo dell'astrologia e della geografia. si svilupparono portolani e carte nautiche più precise. le tecniche di navigazione si svilupparono grazie al tipo di imbarcazione a tre alberi, come la caramella punto dopo un 4 alberi, Il Galeone che poteva essere armato di cannoni. fu usata molto la caracca per la navigazione oceanica. si passò dalla navigazione Asti ma a quella astronomica, basata su calcoli matematici e grazie alla strumentazione di bordo: bus la, Astrolabio, quadrante e anche Grazie allo studio dei venti, le flat dell'Atlantico sfruttarono gli Alisei, venti costanti tra Tropici equatore. le merci pregiate che l'Europa aveva acquistato dall' Oriente erano state gestite dai mercanti arabi, alla fine del Trecento gli europei del Terrano di stabilire contatti diretti e dopo la conquista di Costantinopoli da parte dei Turchi le spezie che aumentano notevolmente loro prezzo, dopo la fine dei privilegi dei Mercanti italiani. Gli europei tentarono quindi una nuova via di raggiungere l'Asia via Mare. l'economia Europea del Quattrocento fu caratterizzata dalla ricerca dell'oro che costituì un mezzo di scambio e pagamento, le miniere nel Sudan e...

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Didascalia alternativa:

nei Balcani si stavano esaurendo, le nuove fonti ambite furono l'Africa subsahariana e l'oriente punto Inoltre la volontà di diffondere nel mondo la fede Cristiana caratterizza questi viaggi di scoperta. la possibilità di affrontare la navigazione oceanica era per pochi a causa degli ingenti capitali necessari. solo i grandi stati nazionali poter non partecipare all'espansione via Mare, il primo fu il regno del Portogallo. LE ESPLORAZIONI PORTOGHESI Giovanni I d'Aviz diede stabilità interna al regno del Portogallo e promosse molti viaggi di esplorazione nell'Oceano Atlantico, incentivati dal figlio, principe Enrico il Navigatore che organizzo un centro di eccellenza negli studi Marini, nel 1402 i portoghesi raggiunsero le Canarie, nel 1419 Madeira e nel 1427 le Azzorre. Nel 1432 i portoghesi doppiarono il capo Bojador ed esplorarono le Isole Del Capoverde. Nel 1455 i papi concessero ai Portoghesi di sottomettere tutti i pagani dal Marocco alle Indie. Nel 1486 Bartolomeo Diaz raggiunse il capo tormentoso, il suo viaggio dimostrò che era possibile circumnavigare il continente. La mappa tracciata da Diaz fu utile a Vasco da Gama che partì nel 1497 da Lisbona e Nel 1498 arrivo a Calicut, in India, area di scambi commerciali, ma non avendo buoni rapporti con il signore del luogo rientro in patria, nel 1502 e torno in India per imporre il Portogallo come protagonista delle rotte commerciali. Ingaggiò una battaglia contro Samudri e lo sconfisse e catturò tutte le navi dal Mar Rosso e fondò basi commerciali. per avere il controllo del mercato delle spezie i portoghesi attuarono il processo di penetrazione in India, attuato da Francisco de Almeida e Alfonso de Albuquerque. Nel 1510 fu raggiunto il porto di Goa e conquistata la città, i domini furono nominati "estado de India". Dal Cinquecento il Portogallo ottenne l'autorizzazione a costruire scali marittimi fortificati, come il porto di Macao, ed iniziarono ad avere il monopolio tra gli scambi, ne conseguì l'abbattimento dei prezzi. Il sovrano Manuel I finanziò una nuova spedizione in India a comando di Pedro Alvares Cabral che il 22 aprile 1500 raggiunse le coste del Brasile, chiamo alla Regione "isole della vera Croce". L'occupazione del territorio brasiliano Inizio quando il re decise di impedire ai francesi di commerciare con gli indigeni, creò un sistema di capitanìe. Erano terre concesse ai nobili portoghesi, sulle quali ebbero privilegi. I coloni portoghesi furono attirati dalle " Pau Brasil "che venne usata come colorante per tessuti, anche la canna da zucchero rivestì un ruolo economico importante. LA SCOPERTA DELL'AMERICA Nel 1476 Cristoforo Colombo si stabilì a Lisbona, era convinto che la terra fosse sferica e che Europa e Asia fossero uniti. Colombo riteneva che si potesse arrivare in Asia via Atlantico, pensava che le dimensioni di esso fossero ridotte e che avrebbe incontrato isole come il Cipango. Colombo si trasferì in Spagna dove la regina Isabella di Castiglia sostenne e finanziò il viaggio verso occidente. Il 3 agosto 1492 Colombo e i suoi 90 marinai partirono con 3 navi, la Pinta,la Nina e la Santa Maria. Il 12 ottobre 1492 l'equipaggio approdò sull'Isola di Guanahani e incontrò Cuba e Haiti scambiandole per il Giappone e i nuovi territori furono denominati Indie occidentali. Nel novembre 1493 Colombo partì per un secondo viaggio per creare un insediamento stabile, sorse Santo Domingo, 1° città di lingua spagnola in America. Nel 1496 ottenne una terza spedizione e nel 1498 raggiunse la foce del fiume Orinoco, credette di trovarsi nella fonte dell'eterna giovinezza. Si recò ad Haiti dove trovò una situazione caotica e dovette intervenire Francisco de Bobadilla che processò Colombo che fu ricondotto in Spagna da prigioniero. Gli fu poi concesso un quarto viaggio verso Panama per cercare un passaggio tra il Mar dei Caraibi e l'oceano Indiano. Tornò in Spagna e morì nel 1506 a Valladolid. All'inizio del '500 Amerigo Vespucci fu convinto di essere giunto in un mondo nuovo, costeggiò il Brasile e si inoltrò fino alle coste del sud. Dalle sue lettere emerse l'ipotesi che quelle terre non appartenessero all'Asia ma a un nuovo continente. Il geografo Martin Waldseemuller diede il nome di "America", Terra di Amerigo. I rapporti tra Spagna e Portogallo si inasprirono, il re spagnolo aveva chiesto l'aiuto di Papa Alessandro VI, che con la bolla "Inter Caetera",1493, stabilì una divisione delle conquiste, Nel 1494, il trattato di Tordesillas fissò una linea, la "raya", nell'oceano Atlantico alla Spagna sarebbero spettate le terre a ovest della raya, al Portogallo quelle a est. Le rotte di Colombo furono riaffrontate per completare l'impresa e per individuare un passaggio a nord-ovest che permettesse di raggiungere le Indie, l'Inghilterra e la Francia si inserirono nella Competizione navale. Circa 30 anni dopo le spedizioni di Colombo compiuto il primo viaggio intorno al mondo. Questa spedizione fu un'idea di Ferdinando Magellano che si mise al servizio del re di Spagna Carlo I che finanziò il suo progetto per trovare un passaggio a sud del continente americano per navigare verso l'India. La flotta salpò nel 1519 e arrivò in Patagonia e nel 1520 individuò lo "Stretto di Magellano". Dopo il passaggio difficile dello stretto le imbarcazioni si avventurarono nell'oceano chiamato Pacifico, in assenza di tempeste. Gli uomini sbarcarono nelle Filippine dove nel 1521 Magellano venne ucciso. Tra i sopravvissuti alla spedizione di Magellano c'era il nobile Antonio Pigafetta e provò definitivamente che la terra è tonda, le Americhe non fanno parte dell'Asia e gli oceani sono comunicanti. Date le spezie di ritorno dalla "Victoria", i chiodi di garofano, il re di Spagna fece partire altre 5 flotte per stabilire un avamposto commerciale in estremo Oriente. DALLA SCOPERTA ALLA COLONIZZAZIONE Nei primi decenni del 500 ci furono molte spedizioni verso il nuovo mondo per conquistare le terre, guidate dai conquistadores, condottieri spagnoli. Nel 1519 Hernan Cortes penetrò nel dominio degli aztechi senza resistenza. Gli indios furono travolti dagli spagnoli,molto più potenti. L'arrivo di Cortes portò a una crisi sociale e politica nell'impero azteco, il 15 agosto 1521, l'arresa della capitale azteca, è ritenuta la data di inizio dell'epoca del colonialismo. Un'altra spedizione, guidata da Francisco Pizarro, nel 1531 si diresse verso il Perù, i suoi uomini catturarono il sovrano e quando a Cuzco gli inca versarono carri d'oro per riscattare l'imperatore esso non fu liberato, fondò poi Lima. Gli spazi acquisiti si divisero in 2 vicereami, la Nuova Spagna, del 1535, e il Perù, del 1542, e a governarli erano 2 viceré scelti dalla nobiltà castigliana. La corona spagnola organizzò un sistema di gestione centralizzata grazie alla Casa di contrattazione, aveva il potere di riscuotere le tasse. Nei nuovi insediamenti furono istituite le audiencias. In Spagna operava il consiglio delle Indie che decideva come impiegare le ricchezze provenienti dall'America. Nei decenni iniziali del 500 l'organizzazione dei territori fu demandata all'iniziativa dei coloni, fu adottata la procedura dell'encomienda, una concessione di territori dal re ai coloni i quali dovevano occuparsi della conversione al cristianesimo e della protezione dei nativi. Questo sistema introdusse una forma di schiavitù legittima. Le leggi di Burgos del 1512 regolamentarono i rapporti fra nativi e coloni, stabilivano che gli indios erano uomini liberi e soggetti unicamente al re, avevano il compito di evangelizzazione. Il re di Spagna Carlo V emanò le Nuove Leggi nel 1542 che vietarono l'ereditarietà della concessione e riaffermare la sovranità della corona sui territori conquistati. Questo sistema entrò in crisi a causa della riduzione dei nativi, dovuta alle malattie e al lavoro. La loro riduzione favorì la decisione di importare schiavi dall'Africa. Gli storici parlano di catastrofe demografica. Nel nuovo mondo si diffuse un apparato ecclesiastico, la chiesa cattolica insediò vescovi e fondò missioni affidate agli ordini religiosi, che guidarono l'opera di evangelizzazione, la conversione al cristianesimo degli indios. I missionari consideravano gli indios degli idolatri, fu infatti una conversione forzata, i tribunali di inquisizione provvidero a sorvegliare l'adesione del convertito. Per il trasporto di merci tra Spagna e America fu predisposto il sistema dei convogli: una delle 2 flotte che salpano dalla Spagna si dirigeva in Messico, l'altra a panama. Oro e argento furono le merci più preziosi da rendere conveniente il commercio. Si determino il defluire dei metalli preziosi dalla spagna verso le economie più forti. LE CONSEGUENZE DELLE SCOPERTE GEOGRAFICHE L'ampliamento degli orizzonti geografici favorì lo scambio colombiano", sulle navi viaggiavano uomini, animali, idee... che diedero vita a una visione differente del mondo. All'inizio del 500 la cartografia riuscì a rappresentare in modo abbastanza fedele l'intero globo, furono ideati nuovi sistemi di protezione, come quella di Mercatore. Il vecchio continente acquistò un nuovo primato, in Europa si determinò un grave danno per i paesi mediterranei a causa dello spostamento dei traffici commerciali dal mediterraneo all'atlantico, ma anche un arricchimento per i paesi affacciati sull'oceano. Alcuni osservatori europei dipinsero i nativi americani come un'umanità popolata da uomini e donne felici e liberi, in armonia tra loro, che definisce l'idea di buon selvaggio. la questione principale era stabilire se i latini avessero o no dei diritti, e se diversi da quelli degli europei. Juan Ginés de Sepulveda affermo che gli indios dovessero essere destinati alla schaivitu ma riscattabili con la conversione al cristianesimo. Bartolomé de Las Casas denunciò le brutalità compiute sugli indios, fu autore di un importante atto di accusa contro le violenze dei coloni spagnoli nel 1552, questa opera fu pubblicata con il titolo di "Brevissima relazione della distruzione delle indie". Nel 1550 Carlo V organizzò un convegno nella città spagnola di Valladolid per discutere del comportamento da tenere con le popolazioni amerindie. Anche Michel de Montaigne si pose in contrasto con il pregiudizio dell'Europa del XVI sec., a suo parere non era possibile giudicare gli usi e costumi di altre popolazioni secondo il principio di "relativismo culturale" IL CONTESTO E I PRECEDENTI DELLA RIFORMA Nella chiesa dal XII sec. si erano manifestate esigenze di profondo rinnovamento, si voleva tornare ai principi evangelici. La cultura umanistica del XV sec. aveva fornito un ulteriore impulso al rinnovamento della vita religiosa anche grazie alla riscoperta della cultura classica. Alla fine del XV sec. Erasmo da Rotterdam richiamò una spiritualità più intima e profonda e la centralità del vangelo. Egli sostenne gli ideali di tolleranza religiosa, credeva che i fedeli dovessero conoscere il patto tra l'uomo e Dio,contenuto nella bibbia, nella sua versione autentica, preparò quindi edizioni critiche del Nuovo Testamento. Per questo Erasmo fu denunciato dalla Chiesa di Roma. Nell' "elogio della pazzia" del 1509, condannò la decadenza morale delle gerarchie ecclesiastiche. Inoltre, secondo lui, le devozioni esteriori non coinvolgevano la coscienza del cristiano. Girolamo Savonarola accusava pubblicamente la Chiesa per il suo atteggiamento attento più ai beni materiali che alla predicazione del vangelo, infatti il papato era più impegnato nelle lotte politiche e militari, anche diversi sovrani cominciarono a mostrare insofferenza contro la corruzione della Chiesa. LA RIFORMA DI LUTERO Questo degrado morale trovò la sua massima espressione nella pratica delle indulgenze, la remissione della penitenza per i peccati commessi, mediante un'offerta di denaro era possibile acquistare le "lettere di indulgenza" che riducevano o annullavano le pene ultraterrene per sé o per i propri congiunti. Nel 1514 papa Leone X aveva indetto una campagna di indulgenza per finanziare la costruzione della basilica di San Pietro a Roma. Alberto di Hohenzollern, esponente della nobiltà tedesca, organizzò un vero e proprio commercio sulle indulgenze che suscitò grande indignazione. Ciò che stava accadendo in Germania scatenò diverse proteste tra cui quella di Martin Lutero, professore di teologia, che nel 1517 diffuse un testo di 95 tesi nelle quali dichiarò che l'acquisto delle indulgenze serviva per arricchire la chiesa. Questo dibattito attirò anche alcuni sovrani tedeschi che avevano vietato la campagna delle indulgenze nei loro Stati. Lutero aveva posto al centro della sua riflessione il tema del peccato e della salvezza eterna, il principio fondamentale della riforma luterana fu quello della giustificazione per mezzo della fede, l'uomo che ha fede riceve da Dio la grazia che lo rende giusto. Affermò che la salvezza potesse derivare solo da Dio, non valevano nulla le indulgenze, l'unica libertà per l'uomo è abbandonarsi totalmente a Dio attraverso la fede. Secondo Lutero ogni cristiano deve rapportarsi direttamente alle sacre scritture mediante il loro libero esame. Il ritorno al Vangelo come unica fonte di rivelazione è alla base della dottrina luterana dei sacramenti, Lutero ammette solo 2 sacramenti, il battesimo e l'eucaristia. Il papa Leone X nel 1520 emanò la bolla Exsurge Domine in cui minacciava la scomunica di Lutero nel caso in cui non avesse rispettato le proprie tesi, Lutero reagì e bruciò pubblicamente il documento papale. All'inizio del 1521 Lutero fu scomunicato dal papa ma affinché fosse ufficiale doveva essere convalidata dall imperatore, Carlo V convocò il monaco alla Dieta indetta a Worms, Lutero si rifiutò di abiurare e ribadì le proprie idee, Carlo V emanò quindi l'editto di Worms che mise al bando Lutero da tutti i territori dell'impero. LA DIFFUSIONE DELLA RIFORMA Protetto dal duca di Sassonia Lutero potè dedicarsi alla traduzione in tedesco del Nuovo Testamento, nel mentre in Germania si scatenò una vera campagna propagandistica contro la Chiesa di Roma. Tra il 1517 e il 1550 la stampa fu un veicolo essenziale per la circolazione della Bibbia in volgare, senza la stampa sarebbe stato infatti impossibile la conoscenza diretta delle Sacre Scritture senza l'intermediazione del clero. In pochi anni principi e città aderirono alla riforma, le manifestazioni divennero però incontrollate ed estremistiche, alcuni predicatori incitavano alla ribellione contro le autorità. Lutero si rese conto che tale radicalismo prendeva a bersaglio l'ordine sociale. In Germania i contadini vivevano in condizioni peggiori rispetto alle altre aree europee, la predicazione radicale di Muntzer, improntata a l'egualitarismo fu accolta con grande entusiasmo. Tra il 1524 e il 1525 furono saccheggiati monasteri e castelli. Gli obiettivi della rivolta furono fissati nel “Manifesto dei 12 articoli". I contadini trovarono come nemico Lutero, che era preoccupato per il dilagare di un grave disordine sociale, così si schierò con le autorità e i principi alla brutale repressione della rivolta, questi intervennero con la l'esercito e sconfissero i contadini a Frankenhausen e Muntzer venne ucciso. Il luteranesimo si chiuse da ogni istanza di cambiamento sociale e rafforzò i rapporti tra la Chiesa luterana e i principi tedeschi. Divenne urgente definire una nuova struttura ecclesiastica che portasse l'ordine in Germania, Lutero volle riorganizzare la chiesa tedesca e i principi che aderirono alla riforma acquisirono proprietà materiali che erano appartenute alle autorità ecclesiastiche, era un vantaggio politico. I rapporti con l'imperatore e con i principi rimasti fedeli al cattolicesimo cambio durante la Dieta tenuta a Spira nel 1529, Carlo V ribadì la condanna nei confronti del luteranesimo, i luterani approvarono il documento di opposizione alla pretesa di Carlo V, la "Riforma protestante". Il passaggio dal cattolicesimo al protestantesimo era definito dall'atto dif ede, nel quale si decretava la separazione con la chiesa di roma, la guida spirituale di ogni singola comunità di fedeli fu affidata al pastore. Il culto domenicale era celebrato in tedesco, le chiese furono spogliate dagli arredamenti sacri. Nel 1530 Carlo V convocò una Dieta ad Augusta per tentare di riavvicinare cattolici e protestanti e Melantone, un collaboratore di Lutero, presentò la Confessione di Augusta, la prima grande professione di fede del luteranesimo, ma non si raggiunse nessun accordo. L'EUROPA PROTESTANTE E RIFORMATA La riforma di Lutero ebbe rapida diffusione in tutta Europa, prima fra tutte la Svizzera con Huldrych Zwingli a Zurigo, sosteneva che la fonte della fede fosse esclusivamente il messaggio delle Sacre Scritture senza gli elementi della fede introdotti dalla dottrina cattolica. Il consiglio comunale di Zurigo aderì alle sue teorie e le trasformazioni furono attuate da lui a partire dal 1523. Zwingli aveva una diversa concezione dell'eucaristia. La Riforma zurighese divise la Confederazione elvetica, questa divisione portò al conflitto armato in cui Zwingli morì nel 1531 nella battaglia di Kappel. Negli anni 30 del XVI sec. si diffuse in Svizzera un altro movimento riformatore, il promotore fu Giovanni Calvino, aveva maturato una sua concezione di fede che riprendeva alcuni principi del luteranesimo, modificandoli in alcuni punti, espose tale concezione nell""Istituzione della religione cristiana" pubblicato nel 1536. Si differenzia dalla dottrina di Lutero soprattutto per la teoria della predestinazione, la volontà e i meriti dell'uomo non hanno alcun valore. Le buone opere sono un modo per glorificare Dio, come il lavoro, il successo professionale è il modo in cui Dio manifesta il suo favore. Nel 1541 Calvino si stabilì a Ginevra che si era già staccata dalla Chiesa cattolica. Calvino realizzò il suo desiderio di unire il potere civile e quello religioso. Con la promulgazione delle "Ordinanze ecclesiastiche" i 2 poteri erano tenuti a collaborare, l'organo fondamentale era il concistoro, che controllava l'ortodossia dottrinale della Chiesa e lo stile di vita dei cittadini. Fu una sorta di regime teocratico, dove la struttura politica e le istituzioni civili erano l'espressione della dottrina religiosa. La sua concezione teocratica non ammetteva alcuna forma di dissenso. Nell'arco di pochi anni la Riforma calvinista assunse una dimensione internazionale grazie all'Accademia fondata a Ginevra nel 1559. In Francia si formò una comunità calvinista i cui membri presero il nome di ugonotti. La divisione religiosa si accentuò quando anche l'Inghilterra si separò dal cattolicesimo come volere di Enrico VIII per motivazioni politiche. Nel 1529 Enrico VIII chiese al papa Clemente VII l'annullamento del matrimonio con Caterina d'Aragona per poter sposare Anna Bolena ma il papa rimandò la questione cercando di farsi nemico Carlo V, così enrico decise di porre un limite all'autorità ecclesiastica e assumere il controllo sul clero inglese. Le misure prese anticiparono l'Atto di supremazia del 1534 che determinò la definitiva scissione della Chiesa di Roma. Con questo provvedimento il re divenne il capo supremo della Chiesa d'Inghilterra, la nuova chiesa viene chiamata anglicana. Thomas More espresse il suo dissenso nei confronti dell'Atto rifiutandosi di riconoscere l'autonomia del sovrano inglese. Durante il regno di Edoardo VI fu abolito il libro degli ecclesiastici e venne pubblicato il Book of Common Prayer. Dalla predicazione di Muntzer Aveva preso spunto il movimento degli anabattisti, che negava La validità del battesimo dei fanciulli, propugnavano un cristianesimo egualitario votato alla povertà, senza clero e negavano autorità delle istituzioni civili. Perseguitati dalla Chiesa cattolica e quella riformata, alcuni di loro si organizzarono e conquistarono la città di Munster in Vestfalia dove instaurarono un regime di totale comunanza dei beni Nel 1534. L'esperimento di Munster terminò con l'intervento di principi tedeschi luterani e cattolici. Un'altra concezione teologica malvisto dai Cattolici fu quella degli antitrinitari che negavano il dogma della Trinità, si rifiutavano di sottomettersi a un autorità religiosa depositaria dall'ortodossia. Anche le chiese riformate limitarono e represse ero con la violenza la nascita di correnti mi notarie. Un caso emblematico di repressione fu quello riguardante l'anti trinitario spagnolo Michele serveto che fu denunciato all'inquisizione, si rifugiò a Ginevra ma fu messo sotto accusa da Calvino e condannato al rogo nel 1553. In seguito a ciò Sebastiano Castellione pubblico il trattato " se gli eretici debbano essere perseguitati "nel 1554 In cui sosteneva la necessità di distinguere i principi essenziali del Cristianesimo e le norme morali dettate dalla Chiesa. LA RIFORMA IN ITALIA Tra gli anni venti e quaranta del XVI secolo la divisione religiosa dell'Europa Cattolica divenne un fatto compiuto, l'Italia aveva un ruolo cruciale poiché era il centro del potere della Chiesa Cattolica. Nella penisola italiana le dottrine di riformatori conobbero una rapida diffusione grazie alle sollecitazioni al rinnovamento. simonia e nepotismo furono ritenute pratiche inaccettabili per la coscienza di ogni buon cristiano e furono pubblicamente denunciate. A Venezia si svilupparono le idee luterane e a favorire un clima di relativa tolleranza religiosa sul fatto che le autorità della Repubblica non adottarono provvedimenti repressivi. Le idee dei riformatori si diffusero in tutte le capitali degli stati padani e riuscirono a penetrare anche in una zona alpina dove erano presenti le minoranze Valdesi. Nel 1532 i Valdesi aderirono alla Riforma Protestante. Prese forma una corrente di dissenso interno al cattolicesimo che cercava una "via italiana" alla riforma. I membri di questa corrente vennero chiamati spirituali poiché si basavano sulla rigenerazione spirituale e interiore. Gli spirituali volevano tenere aperto il dialogo con i protestanti cercando le ragioni che gli avvicinavano ai cattolici. I riformatori italiani volevano trovare un equilibrio tra orientamenti di dissenso e necessità di restare all'interno della Chiesa Apostolica romana. Un personaggio di eccezione che divenne la guida degli spirituali in Italia fu lo spagnolo Juan de Valdes, dopo aver destato i sospetti dell'inquisizione spagnola si era rifugiato a Roma e Napoli nel 1535. Qui raccolse intorno a sé un circolo di aristocratici, Valdes condivideva la dottrina della giustificazione per Fede di Lutero ma non imponeva alcun dogma, indicava la via della ricerca soggettiva della salvezza cui si accede non tanto mediante la lettura delle Sacre Scritture, ma grazie a un'illuminazione divina dello spirito. Alla sua morte il gruppo degli spirituali si ricostituì intorno all'inglese Reginald Pole. Verso la fine degli anni trenta gli spirituali poterono avviare un processo di cambiamento nella chiesa di Roma,papa Paolo III Farnese dopo aver raccolto intorno a se diversi cardinali tra cui Reginald Pole, chiese loro di elaborare un progetto di riforma da discutere in un prossimo consiglio generale. Essi stilarono un documento noto come "consiglio sulla riforma della chiesa" nel 1537 in cui si indicava la necessità di una rigenerazione morale del clero. Il papa però rinvia ogni decisione a un futuro concilio che aveva intenzione di convocare. Intanto grazie a Carlo V si tenne a Ratisbona un incontro tra i emissari del papa e alti esponenti del protestantesimo nel 1541, per individuare un accordo sulle questioni teologiche. Questi colloqui però fallirono per l'irrigidimento di entrambe le parti. LA CONTRORIFORMA: LA DIFESA DELL'ORTODOSSIA CATTOLICA Paolo III decise di intraprendere una forza azione di contrasto a quanti scrivevano posizioni critiche nei confronti della chiesa e si battevano per un suo profondo rinnovamento. nel 1542, con la bolla "se bene dall'inizio", il papa istituì la congregazione del Santo ufficio, o inquisizione Romana, una commissione di sai cardinali incaricata della repressione dell'eresia. Le indagini del tribunale dell'Inquisizione Romana si aprivano d'ufficio oppure a seguito di denunce anche anonime. Le pene variavano a seconda della gravità dell'eresia: carcere, rogo in caso di eretici impenitenti o di relapsi. Vescovi, cardinali... furono portati in giudizio se sospettati di idee non conformi alla dottrina della chiesa. Il passaggio definitivo nell'azione di contrasto alla diffusione del dissenso nei confronti della Chiesa di Roma venne con il Concilio di Trento, nel 1542, convocato da papa Paolo III. Lo scopo del Concilio era affidare la risoluzione delle tante questioni poste dalla riforma protestante. I lavori del Concilio iniziarono soltanto alla fine del 1545, vi parteciparono per la maggior parte rappresentanti del mondo ecclesiastico italiano, mentre fu disertato dai protestanti. Paolo III nel 1537 trasferì il Concilio a Bologna che faceva parte dello Stato Pontificio. Il Concilio viene nuovamente riconvocato nel 1562 a Trento dove poté condurre a termine lavori nel 1563. L'anno successivo Pio IV promulgò la professione di fede Tridentina che sanciva le definizioni dottrinali approvate al concilio e le impose come giuramento ai parroci. In merito alle principali questioni teologiche affrontate dalla Riforma Protestante, i decreti dei Padri conciliari da riaffermarono la dottrina Cattolica in direzione rigorosamente anti luterana. Durante prima fase del Concilio furono respinti i principi cardine del protestantesimo, ribadendo che il fondamento della fede Cristiana risiede nelle scritture quanto nella tradizione. L'uomo non ha quindi un ruolo passivo ma deve cooperare accompagnando alla Fede le opere meritorie. Fu poi affrontata la dottrina dei sacramenti e ribadito il dogma nella eucaristia. Venne ribadito il ruolo centrale del papà nella direzione della chiesa. Furono adottati altri decreti per riqualificare la formazione culturale e dottrinale del clero e rafforzarne il prestigio presso la comunità dei fedeli. Ai vescovi fu imposto l'obbligo di avere una sola diocesi e di risiedervi preoccuparsi del proprio gregge. Fu ribadito l'obbligo della castità e del celibato per i membri del clero, e ufficialmente vietata la pratica del concubinato, la convivenza con donne. I sacerdoti dovevano essere formati nei seminari, scuole riservate ai giovani che si preparavano entrare nello stato ecclesiastico. L'ordinazione a sacerdote poteva essere conferita solo a coloro che godevano di un certo reddito. I padri conciliari elaborarono i modelli di religiosità conformi al progetto di disciplinare la vita quotidiana dei cattolici tramite le regole stabilite dalla Chiesa. Le delibere del Concilio di Trento confermarono il carattere di Sacramento dei tre principali atti che scandiscono la vita delle persone: il battesimo, il matrimonio e l'estrema unzione. Il Concilio stabilì indissolubilità del vincolo matrimoniale, le nozze per essere valide dovevano essere celebrate davanti a un prete. La morale privata doveva conformarsi alle regole dettate dalla Chiesa. Il passaggio dalla crisi di inizio secolo al successo della linea di intransigente controllo della fede delle coscienze è definito con il termine di "Controriforma". Nella prima metà del XVI secolo erano proliferati ordini religiosi e congregazioni, il caso più emblematico è quello della compagnia di Gesù, fondato da sacerdote spagnolo Ignazio di Loyola e riconosciuta da Paolo III nel 1540. Questa compagnia svolse la propria opera di diffusione della dottrina Cattolica attraverso l'insegnamento e l'educazione dei giovani, con l'insegnamento del catechismo ai ceti popolari e l'apertura dei propri collegi anche ai laici. Nel 1547 Ignazio eresse il Collegio Romano, che prevedeva un corso di studi di 12 anni. Insieme al procedere dei lavori del Concilio, gli inquisitori furono perfino in grado di orientare l'elezione del Pontefice questa colando con ogni mezzo un candidato sgradito. Nel conclave del 1549 il cardinale inquisitore Gian Pietro Carafa si frappose alla probabile elezione a pontefice di Reginald Pole facendo circolare documenti in cui si avanzavano sospetti di eresia. Il consolidamento del potere del sant'ufficio avvenne con l'elezione a pontefice nel 1555 di Carafa, che assunse il nome di Paolo IV. I processi e le condanne si moltiplicano e colpirono anche gli esponenti della corrente spirituale, molti di loro lasciarono l'Italia per sfuggire alla minaccia dell'Inquisizione. Nel 1566 venne eletto Papa Pio Quinto, introdussero Ma che severe norme di comportamento per la rigenerazione morale del clero dei laici il nome di una rigorosa ortodossia e purezza della fede punto nel 1569 stabilire espulsione dallo Stato Pontificio degli ebrei, limitando la loro residenza Ai solidi e ti di Roma e Ancona. promulgò severe disposizioni per spegnere i residui focolai di dissenso e abolì il lusso delle cerimonie religiose, la chiesa lo santificò nel 1712. Nell'opera di riaffermazione dell'ortodossia era indispensabile per la chiesa affrontare il pericolo che derivava dalla circolazione dei libri, potenziale veicolo di eresie. Gli strumenti di controllo del libro erano basati su tre livelli di censura: preventiva, repressiva, espurgativa. Per rafforzare questo strumento di controllo nel 1559 Paolo IV l'aveva affidato alla direzione al Tribunale del Sant'uffizio fino a quando nel 1571 fu istituita la congregazione dell'indice, una commissione di cardinali che provvedeva ad aggiornare gli elenchi dei libri proibiti. La lettura della Bibbia in volgare era consentita soltanto sul rilascio di un esplicito permesso del vescovo è proibita alle donne. Furono vietate nuove traduzioni, era netta l'affermazione della volontà della chiesa di mantenere il proprio ruolo di mediazione tra il credente a Dio. La censura venne applicata anche in materia di arte figurativa e di nuove idee filosofiche, un caso esemplare fu quello di Giordano Bruno colpevole di idee divergenti da quelle sostenute dalla chiesa che fu condannato dall'inquisizione alla morte sul rogo. La chiesa si ergeva a suprema autorità universale della cultura.