La Crisi Europea e le Rivolte del Seicento
Durante il XVII secolo, l'Europa attraversò una profonda crisi economica e demografica che colpì principalmente il continente tra il 1620 e il 1660. Le cause furono molteplici e interconnesse, creando un effetto domino che destabilizzò l'intero sistema sociale ed economico dell'epoca.
Definizione: La crisi del Seicento fu caratterizzata da un drammatico calo demografico, carestie diffuse e un generale deterioramento delle condizioni economiche in gran parte dell'Europa continentale.
Il peggioramento climatico provocò una significativa riduzione della produzione agricola, innescando frequenti carestie. Le epidemie, in particolare la peste che colpì la Germania nel 1624 e l'Italia tra il 1629-1631, decimarono la popolazione. La Guerra dei Trent'anni 1618−1648 aggravò ulteriormente la situazione, portando a un inasprimento della pressione fiscale sui cittadini.
Interessante notare come alcune regioni riuscirono a evitare questa crisi generalizzata. L'Inghilterra e l'Olanda, in particolare, vissero un periodo di notevole prosperità economica. L'Inghilterra sviluppò un forte settore manifatturiero e tessile, mentre l'Olanda dominò il commercio marittimo fino al 1670 attraverso le potenti Compagnie delle Indie.
Esempio: La rivolta di Masaniello a Napoli nel 1647 rappresenta uno degli episodi più emblematici del malcontento popolare contro il dominio spagnolo e l'eccessiva pressione fiscale.