Il Grande Disciplinamento
Dalla metร del Cinquecento, cattolici e protestanti intensificarono il controllo sulla vita quotidiana attraverso il "grande disciplinamento". L'obiettivo era uniformare i comportamenti e prevenire il disordine sociale attraverso un rigido controllo morale.
Le autoritร religiose colpirono le pratiche popolari ritenute immorali: feste, balli, riti pagani, teatro e carnevale. La sessualitร fu ammessa solo nel matrimonio e unicamente a fini procreativi. Anche la struttura familiare fu regolata rigidamente con la subordinazione totale della moglie al marito.
Tra Cinquecento e primo Seicento si scatenรฒ la "caccia alle streghe", particolarmente intensa nei paesi protestanti. Le donne furono le principali accusate di legami col diavolo e partecipazione a sabba notturni. Il Malleus Maleficarum sosteneva la maggiore predisposizione femminile alla stregoneria.
Circa 110.000 persone furono accusate e piรน della metร venne arsa viva, soprattutto tra il 1550 e il 1650 in Europa centrale.
Anche gli ebrei subirono nuove persecuzioni. In Italia furono costretti a vivere nei ghetti - quartieri separati, chiusi di notte e durante le festivitร cristiane. Paolo IV nel 1555 impose loro restrizioni severe: divieto di possedere immobili, obbligo di abiti distintivi e confino forzato.
Riflessione: Il "grande disciplinamento" mostra come il controllo religioso si estendesse a ogni aspetto della vita privata e sociale.