Il completamento dell'unità: Roma capitale
Dopo il 1861 mancavano ancora Roma e il Lazio (sotto il Papa) e il Veneto, Trentino e Venezia Giulia (sotto l'Austria). Papa Pio IX non voleva rinunciare al suo potere temporale e aveva l'appoggio della Francia.
Garibaldi tentò due volte di conquistare Roma con la forza. Nel 1862 fu fermato ad Aspromonte in Calabria dalle forze regie (rimase anche ferito!). Nel 1867 tentò di nuovo ma fu sconfitto a Mentana dai francesi che difendevano il Papa.
Il governo preferì la strategia diplomatica. Nel 1866, durante la Terza guerra d'indipendenza, l'Italia si alleò con la Prussia contro l'Austria. Nonostante alcune sconfitte italiane, la vittoria prussiana a Sadowa portò l'Austria a cedere il Veneto all'Italia.
La svolta arrivò nel 1870: dopo la sconfitta di Napoleone III contro la Prussia, Vittorio Emanuele II colse l'occasione. Il 20 settembre 1870, l'esercito italiano aprì la famosa breccia di Porta Pia ed entrò a Roma.
Il 3 febbraio 1871 Roma diventò capitale d'Italia, completando l'unità territoriale.
📍 Importante: Il plebiscito nel Lazio non fu completamente libero - il voto non era segreto e molti cittadini temevano ritorsioni se votavano contro l'annessione.