La Prima Guerra d'Indipendenza (1848-49)
Nel marzo 1848 scoppia in Italia una vera e propria rivoluzione! I lombardi si accorgono che l'Austria è in crisi e decidono di ribellarsi - è il momento perfetto per conquistare l'indipendenza.
Carlo Alberto, re del Piemonte, viene spinto a dichiarare guerra all'Impero Austro-Ungarico. All'inizio sembra andare tutto benissimo: tutti gli stati italiani, persino il Papa, mandano truppe di supporto e gli austriaci vengono sconfitti.
Milano diventa per cinque giorni un campo di battaglia, ma alla fine gli austriaci si ritirano. Sembra quasi che il sogno dell'indipendenza stia per realizzarsi.
Attenzione! Carlo Alberto in realtà non voleva davvero unire l'Italia, ma solo espandere i confini del Piemonte - un dettaglio che avrà conseguenze importanti.
Purtroppo la situazione si complica quando Papa Pio IX e Ferdinando II delle Due Sicilie si ritirano dalla guerra, temendo che le rivoluzioni portino alla nascita di repubbliche come era successo in Francia e Austria. Senza questi alleati, il Piemonte si ritrova da solo contro l'Austria.
Gli austriaci contrattaccano, respingono le truppe piemontesi e riconquistano tutte le città perdute. Carlo Alberto è costretto ad abdicare in favore del figlio Vittorio Emanuele II e va in esilio in Portogallo. La guerra si conclude con un armistizio e il Trattato di pace di Milano.