Pompeo e Crasso: L'ascesa al potere dopo Silla
Il Senato romano si trovava in seria difficoltà dopo la morte di Silla. Non riusciva più a gestire le continue rivolte che scoppiavano in tutto l'impero. La più pericolosa fu quella di Quinto Sertorio in Spagna (dal 80 a.C.), che lottava per l'indipendenza della Lusitania.
Nel 76 a.C. il Senato affidò a Pompeo il compito di sedare la rivolta spagnola. Fu una guerra durissima che durò quattro anni, ma che rese Pompeo famoso in tutta Roma. Contemporaneamente, nel 73 a.C. scoppiò la rivolta più spaventosa: quella degli schiavi guidati da Spartaco.
Spartaco era un gladiatore della Tracia, intelligente e coraggioso, che riuscì a radunare ben 150.000 uomini! La sua ribellione terrorizzò Roma. Marco Licinio Crasso, l'uomo più ricco di Roma, sconfisse Spartaco nel 71 a.C. e per dare l'esempio crocifisse 6.000 schiavi lungo la via Appia.
💡 Ricorda: Queste vittorie militari diedero a Pompeo e Crasso un potere enorme, che useranno per sfidare il Senato stesso.
Il consolato del 70 a.C. fu il momento decisivo. I due si allearono e forzarono il Senato a nominarli entrambi consoli, anche se Pompeo non aveva mai ricoperto le cariche inferiori come richiedeva il cursus honorum. Pompeo smantellò completamente la costituzione di Silla: restituì il potere ai tribuni della plebe, riportò i cavalieri nei tribunali e abolì molte delle restrizioni sillane.
Negli anni successivi, Pompeo ricevette poteri straordinari per combattere prima i pirati (67 a.C.) e poi Mitridade (66 a.C.), diventando l'uomo più potente di Roma.