La nascita del socialismo e i governi successivi
La crisi delle campagne di fine Ottocento scatena le prime rivolte organizzate di operai, contadini e braccianti. Nel 1892 nasce il Partito dei lavoratori italiani, che diventa nel 1895 il Partito socialista italiano. Contemporaneamente si sviluppano sindacati, federazioni di mestiere e cooperative di lavoro.
Dopo Depretis, governa Francesco Crispi (1887), ex garibaldino dallo stile autoritario. Vara il nuovo Codice penale che abolisce la pena di morte e riconosce libertร di sciopero, ma rafforza anche i poteri della polizia. Rilancia la politica coloniale creando la colonia di Eritrea nel 1890.
Giovanni Giolitti governa dal 1892 al 1893 con un approccio piรน moderato, ma cade per lo scandalo della Banca Romana. Crispi torna al potere reprimendo duramente i "Fasci siciliani" e rilanciando il colonialismo, fino alla disastrosa sconfitta di Adua (1896) contro l'Etiopia.
Momento storico: I tumulti del 1898 a Milano, repressi a cannonate dal generale Beccaris, mostrano quanto sia tesa la situazione sociale del paese.
Dopo i governi repressivi di Rudinรฌ e Pelloux, l'assassinio del re Umberto I nel 1900 segna la fine di un'epoca. Sale al trono Vittorio Emanuele III, che apre al dialogo sociale.