Le idee degli illuministi e il dispotismo illuminato
Gli illuministi si opponevano fermamente alla monarchia assoluta e al concetto di diritto divino dei re. Pensatori come Charles Montesquieu proponevano invece una monarchia costituzionale, introducendo il principio della separazione dei poteri.
Definizione: La separazione dei poteri è un principio politico secondo cui i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario devono essere separati e indipendenti per prevenire abusi di potere.
Jean-Jacques Rousseau, d'altra parte, sosteneva che la sovranità appartenesse al popolo, proponendo una forma di democrazia diretta in cui i cittadini partecipano direttamente alle decisioni politiche. Questo modello, applicabile solo in piccole comunità, si contrappone alla democrazia rappresentativa più comune nelle società moderne.
Esempio: La Svizzera è uno dei pochi paesi moderni che utilizza forme di democrazia diretta attraverso frequenti referendum.
Voltaire, pur non fidandosi completamente del popolo, proponeva l'idea di un sovrano "illuminato", capace di governare con saggezza per il bene dei sudditi. Questo concetto diede origine al cosiddetto "dispotismo illuminato".
Molti sovrani europei accolsero le idee illuministe, introducendo riforme nei loro stati. Esempi notevoli includono:
- In Toscana, il Granduca Pietro Leopoldo abolì la tortura e la pena di morte.
- Nel Milanese, l'Imperatrice Maria Teresa fece eseguire un catasto per una tassazione più equa.
Highlight: Il dispotismo illuminato fu un tentativo di alcuni monarchi di applicare i principi illuministi mantenendo il potere assoluto.
Tuttavia, questi sovrani "illuminati" non rinunciarono al loro potere assoluto, ma cercarono di ridurre l'influenza della nobiltà e della Chiesa, in particolare nel campo dell'istruzione.
In Italia, i centri più attivi dell'Illuminismo furono Milano e Napoli. A Milano, gli illuministi fondarono l'Accademia dei Pugni e pubblicarono il giornale "Il Caffè". Tra i pensatori più influenti vi fu Cesare Beccaria, autore del saggio "Dei delitti e delle pene", che criticava la tortura e la pena di morte, contribuendo a riformare i sistemi giudiziari in vari stati.
Quote: "Nessun uomo può essere considerato colpevole prima della condanna e nessun giudice ha diritto di infliggergli alcuna pena." - Cesare Beccaria
Le idee di Beccaria ebbero un impatto duraturo, influenzando il dibattito sulla pena di morte fino ai giorni nostri. Nel 2007, l'ONU ha approvato una moratoria sulla pena capitale a livello mondiale.