Le origini di Roma
La nascita di Roma si trova tra leggenda e realtà storica. Secondo la tradizione leggendaria, tutto iniziò con l'eroe Enea, fuggito da Troia, il cui discendente Ascanio fondò Alba Longa. La leggenda continua con i gemelli Romolo e Remo, figli di Rea Silvia e del dio Marte, che:
- Furono abbandonati nel Tevere
- Vennero allattati da una lupa e cresciuti da un pastore
- Decisero di fondare una città, ma entrarono in conflitto
- Romolo uccise Remo e divenne il primo re di Roma nel 753 a.C.
Secondo le fonti storiche, già nel 1000 a.C. pastori e contadini erano insediati sui sette colli a est del Tevere. La fondazione di Roma realtà fu un processo di sinecismo, ovvero di fusione tra questi popoli.
La leggenda della fondazione di Roma ha importanti significati simbolici:
- L'origine divina della città
- Le umili origini del popolo romano
- L'amicizia tra Romani e Latini
I Romani scelsero una posizione strategica:
- Il Tevere offriva uno sbocco naturale sul mare
- Era una via navigabile che collegava nord e sud
- Garantiva ottima irrigazione dei campi
- I colli permettevano una migliore difesa
Concetto Chiave: Roma fu governata da sette re in circa due secoli e mezzo di monarchia, con gli ultimi tre di origine etrusca: Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo.
Roma divenne un punto d'incontro tra diverse culture, favorito dal commercio. La lingua latina fu influenzata dalle lingue italiche SabinieSanniti, dal greco e dall'etrusco. Una leggenda narra del "ratto delle Sabine", quando Romolo organizzò dei giochi per rapire le donne sabine, causando una guerra che si concluse con la pace grazie all'intervento delle stesse donne.
Lo sviluppo di Roma fu tale che i suoi cittadini la chiamarono Urbe. Divenne una potente città-stato, a capo della lega delle città latine, con imponenti mura che ospitavano più di 30.000 abitanti.