Le ultime crociate: Federico II e Luigi IX
La sesta crociata (1248-1254)
La sesta crociata rappresenta un caso particolare nella storia delle spedizioni in Terra Santa. Federico II di Svevia, giร scomunicato dal papa laprimadelletrescomunichechericevetteduranteilsuoregno, riuscรฌ a ottenere un importante risultato diplomatico anzichรฉ militare. Attraverso negoziati con il sultano d'Egitto:
- Ottenne la restituzione di Gerusalemme ai cristiani
- Fu incoronato re di Gerusalemme
- Garantรฌ l'accesso ai luoghi santi per i pellegrini
Questo successo diplomatico irritรฒ ulteriormente il papato, che vedeva con sospetto l'approccio non bellicoso dell'imperatore verso i musulmani.
Personaggio Importante: Federico II fu scomunicato tre volte nella sua vita. La prima scomunica avvenne proprio perchรฉ rimandava continuamente la partenza per la crociata promessa. Paradossalmente, quando finalmente partรฌ, era ancora sotto scomunica, e il suo successo diplomatico non fece che aumentare l'ostilitร papale.
La settima crociata (1270)
La settima crociata talvoltaconsideratacomepartedellโฒottavadaalcunistorici fu guidata da Luigi IX di Francia, noto anche come San Luigi. Questa spedizione:
- Si diresse verso la Tunisia anzichรฉ direttamente in Terra Santa
- Fu devastata da un'epidemia di peste che decimรฒ l'esercito crociato
- Vide la morte dello stesso Luigi IX, colpito dalla malattia
La morte di Luigi IX in Tunisia segnรฒ simbolicamente la fine dell'epoca delle grandi crociate. Dopo questa fallimentare spedizione, l'entusiasmo europeo per le crociate diminuรฌ drasticamente.
Curiositร Storica: Luigi IX cheavevagiaหguidatounaprecedentecrociatainEgittodovefusconfittoecatturato รจ l'unico re di Francia ad essere stato canonizzato. La sua morte durante la crociata contribuรฌ alla sua immagine di sovrano devoto e alla successiva santificazione. I suoi figli proseguirono la dinastia dei Capetingi, ma nessuno di loro intraprese nuove crociate.
In definitiva, le crociate si conclusero senza una chiara vittoria per nessuna delle parti. I musulmani mantennero il controllo della maggior parte della Terra Santa, mentre l'Europa cristiana dovette riconoscere il fallimento del proprio progetto di riconquista permanente dei luoghi santi.