La Rivolta dei Paesi Bassi: L'Inizio della Fine
La rivolta dei Paesi Bassi fu il problema più grave per Filippo II. Queste 17 province, governate dagli Stati Generali, si ribellarono per tre motivi principali: il monopolio commerciale spagnolo limitava i loro affari internazionali, le tasse imposte da Madrid sembravano ingiuste, e l'imposizione forzata del cattolicesimo contro il crescente protestantesimo.
Nel 1566 scoppiarono le prime rivolte calviniste, e Filippo inviò il Duca d'Alba per reprimere i ribelli. La situazione peggiorò nel 1568 quando Guglielmo d'Orange guidò una vera ribellione. Nel 1576 ci fu l'Unione di Gand, mentre nel 1579 le province settentrionali si unirono nell'Unione di Utrecht.
Il momento decisivo arrivò nel 1588 con la nascita della Repubblica delle Sette Province Unite, che dichiarò la propria indipendenza dalla Spagna. Questa guerra si trascinò per decenni, consumando risorse preziose dell'impero.
La Pace di Vestfalia del 1648 segnò la fine definitiva: la Spagna, ormai economicamente e militarmente indebolita, dovette riconoscere l'indipendenza dei Paesi Bassi del Nord, perdendo uno dei territori più ricchi dell'impero.
💡 Lezione importante: Anche l'impero più potente può crollare se non riesce a gestire le diversità culturali e religiose dei suoi territori.