La crisi finanziaria e i tentativi di riforma
La crisi finanziaria della Francia di fine '700 è una delle principali cause della Rivoluzione francese. Le spese eccessive della corte di Luigi XVI e Maria Antonietta, unite ai costi delle guerre, hanno portato a un grave deficit di bilancio.
Highlight: Le spese di corte erano considerate "pazzesche" e contribuirono significativamente alla crisi finanziaria dello Stato.
Jacques Necker, banchiere ginevrino nominato direttore generale delle Finanze, tenta di risanare il bilancio statale. Nel 1781 pubblica il "Rendiconto al Re", un atto rivoluzionario per l'epoca in quanto rende pubblico il bilancio dello Stato.
Esempio: Il "Rendiconto al Re" di Necker è il primo tentativo di rendere trasparenti i conti dello Stato alla popolazione.
Tuttavia, Necker commette due errori cruciali:
- Falsa i conti per nascondere l'entità reale del deficit
- Mette in evidenza le spese di corte, attirando l'ostilità della regina e dell'aristocrazia
Questi errori portano all'allontanamento di Necker e all'aggravarsi della crisi. I ministri successivi non riescono a risolvere il problema, poiché l'unica soluzione efficace sarebbe stata l'abolizione dei privilegi di nobiltà e clero.
Vocabolario: Gli Stati Generali erano un'assemblea dei rappresentanti dei tre ordini sociali (clero, nobiltà e Terzo Stato) convocata in situazioni eccezionali.
La nobiltà, sperando di riacquistare potere, spinge Luigi XVI a convocare gli Stati Generali tra il 1787 e il 1788. Questa decisione segnerà l'inizio degli eventi che porteranno alla Rivoluzione francese.
Highlight: La convocazione degli Stati Generali, voluta dalla nobiltà per rafforzare il proprio potere, si rivelerà invece l'inizio della fine dell'Antico Regime.