Trasformazione del territorio e nuovi insediamenti
I contadini si misero all'opera per conquistare nuove terre coltivabili attraverso disboscamenti, bonifiche di paludi e colonizzazione di territori poco abitati. Questo processo fu particolarmente intenso nella pianura Padana e nelle Fiandre, cambiando per sempre il paesaggio europeo.
Con la riduzione degli spazi boschivi, anche il regime alimentare si trasformò: la popolazione passò da una dieta ricca di carne selvatica a una prevalentemente cerealicola, basata su pane, zuppe di farine e legumi. I grandi proprietari terrieri iniziarono a frazionare i propri possedimenti, affidandoli ai contadini per aumentarne la produttività.
Per attrarre contadini nelle nuove terre da coltivare, i signori offrivano carte di franchigia, che garantivano condizioni favorevoli e talvolta la libertà a chi viveva in servitù. Molti contadini iniziarono a formare comunità, creando nuovi villaggi, spesso vicino alle abbazie per godere della protezione dei monaci.
💡 Si creò un circolo virtuoso: più terre coltivate significavano più cibo, che sosteneva una popolazione crescente, che a sua volta lavorava più terreni, innescando un processo di sviluppo sostenibile.