Nel XV secolo, la crisi della Chiesa cattolica XV secolo raggiunse il suo apice, segnando un periodo di profondo cambiamento nella storia religiosa europea. La Chiesa si trovava in una situazione complessa, caratterizzata da corruzione, vendita di cariche ecclesiastiche e soprattutto dalla controversa pratica della vendita delle indulgenze nella Riforma Protestante. Questa pratica permetteva ai fedeli di ottenere la remissione dei peccati in cambio di denaro, un sistema che venne fortemente criticato dai riformatori protestanti.
Un personaggio chiave in questo contesto fu Giovanni Tetzel e indulgenze, un frate domenicano che divenne famoso per la sua aggressiva campagna di vendita delle indulgenze. Tetzel viaggiava per la Germania predicando che attraverso il pagamento delle indulgenze si poteva ottenere non solo il perdono dei propri peccati, ma anche liberare le anime dei propri cari dal purgatorio. La sua famosa frase "Quando il soldo nella cassa risuona, l'anima dal purgatorio spicca il volo" divenne simbolo della corruzione ecclesiastica dell'epoca. Questa pratica fu uno dei principali catalizzatori che spinsero Martin Lutero a scrivere le sue 95 tesi, dando inizio alla Riforma Protestante.
La crisi della Chiesa cattolica si manifestava anche in altri aspetti: il clero era spesso poco preparato dal punto di vista teologico e culturale, molti ecclesiastici conducevano una vita mondana lontana dagli ideali cristiani, e il papato stesso era coinvolto in questioni politiche e militari che poco avevano a che fare con la spiritualità. Questa situazione portò a una profonda frattura nel mondo cristiano, con la nascita di nuove confessioni protestanti che si separarono dalla Chiesa di Roma, cambiando per sempre il volto del cristianesimo in Europa.