La trasformazione dell'esercito e le conseguenze politiche
La riforma dell'esercito di Mario comportò anche importanti cambiamenti strutturali:
- Eliminazione della divisione basata sul censo ricchezza
- Equipaggiamento uniforme per tutti i soldati come fanteria pesante
- Sostituzione del manipolo con la coorte formatadatremanipoli
- Organizzazione della legione in dieci coorti, per un totale di 6000 uomini
Conseguenze Storiche: Questa innovazione segnò profondamente non solo la carriera di Mario ma la storia stessa di Roma, caratterizzata dall'emergere di personalità dominanti che trovavano nell'esercito il loro punto di forza.
Le vittorie militari consolidarono il potere di Mario:
- Nel 102 a.C. sconfisse i Teutoni ad Aquae Sextiae
- L'anno seguente vinse contro i Cimbri ai Campi Raudii
Il consolato di Mario nel 100 a.C. coincise con l'ascesa al tribunato della plebe di Lucio Apuleio Saturnino, che propugnò l'assegnazione di terre ai veterani di Mario nelle province e ai soldati italici.
Questa proposta creò tensioni tra diversi gruppi sociali:
- I senatori si opposero temendo un rafforzamento del potere personale di Mario
- Gli stessi popolari si sentirono traditi dall'estensione dei privilegi a non-cittadini italici
L'approvazione della legge provocò rivolte e il Senato incaricò Mario di ristabilire l'ordine. Durante i disordini, Saturnino fu ucciso e Mario, abbandonato anche dai suoi sostenitori, decise di allontanarsi da Roma.
Questi eventi anticipano la guerra civile tra Mario e Silla che sarebbe seguita, segnando un punto di svolta nella storia della Repubblica romana.