Cesare Dittatore e la sua Fine
In Egitto, Cesare incontrò Cleopatra, sorella di Tolomeo, alla quale consegnò il regno. I due intrapresero una relazione da cui nacque un figlio, Cesarione. Tornato a Roma, Cesare sconfisse tutti i seguaci di Pompeo, ponendo fine alla guerra civile nel 45 a.C.
Cesare assunse il controllo totale di Roma. Per mantenere le apparenze repubblicane, non si proclamò re, ma concentrò nelle sue mani tutte le cariche più importanti: imperator (comandante dell'esercito), console, pontefice massimo e tribuno della plebe. Infine, si fece nominare dittatore a vita.
Per conservare il favore popolare, approvò leggi a sostegno della plebe e realizzò numerose opere pubbliche, creando lavoro per i nullatenenti. Nonostante questo, il suo enorme potere suscitò preoccupazione tra molti senatori.
💡 Le Idi di Marzo (15 marzo 44 a.C.) rappresentano uno dei momenti più drammatici della storia romana: 23 pugnalate posero fine alla vita del più potente uomo di Roma.
Il 15 marzo del 44 a.C., Cesare cadde vittima di una congiura organizzata da alcuni senatori, tra cui Bruto e Cassio. L'assassinio, avvenuto durante una seduta del Senato, cambiò per sempre le sorti di Roma.