Nerone: Artista o Tiranno?
Nerone inizia bene il suo principato nel 54 d.C., collaborando con il Senato. Ma presto mostra il suo vero volto: elimina sistematicamente gli oppositori, inclusa sua madre Agrippina, la sua guardia Afranio Burro e persino sua moglie Poppea.
La sua politica del "panem et circenses" (pane e spettacoli) mantiene buono il popolo mentre lui si dedica alle sue passioni artistiche. Riforma la moneta svalutando l'aureus e il denarius, e si presenta come poeta e musicista durante i viaggi in Grecia.
Il grande incendio di Roma del 64 d.C. segna il momento più controverso del suo regno. Mentre Roma brucia, Nerone è ad Anzio e, secondo Tacito, torna solo quando il fuoco minaccia la sua residenza. Per costruire la sua domus aurea (casa d'oro) e per non assumersi responsabilità, dà la colpa ai cristiani dell'incendio.
Nel 65 d.C. la congiura di Pisone fallisce, ma scatena una terribile vendetta. Quando Spagna e Gallia lo dichiarano nemico pubblico, Nerone tenta la fuga ma viene raggiunto e si suicida nel 68 d.C., chiudendo la dinastia.
Fatto storico: La famosa immagine di Nerone che suona mentre Roma brucia è probabilmente una leggenda, ma racconta bene il suo carattere!