La crisi della Repubblica romana
Le conquiste romane sembravano una vittoria totale, ma nascondevano un problema gigantesco. I territori conquistati diventarono province, governate da ex-magistrati chiamati proconsoli o propretori. A differenza degli alleati italici, queste popolazioni persero completamente la loro libertà e dovevano pagare pesanti tasse.
Il sistema economico romano si trasformò completamente. I piccoli agricoltori, costretti ad abbandonare i campi per andare in guerra, tornarono a casa rovinati e dovettero vendere tutto. Nacquero così i latifondi, enormi proprietà dove lavoravano migliaia di schiavi, mentre i contadini si trasferirono in città diventando disoccupati.
Anche la società cambiò radicalmente. I senatori controllavano la politica ma non potevano fare affari, mentre i cavalieri (cittadini ricchi) dominavano l'economia. Questa divisione creò tensioni fortissime nella classe dirigente romana.
La cultura romana si divise tra filoelleni (che amavano la Grecia) e sostenitori del mos maiorum (le tradizioni romane). Catone il Censore temeva che l'influenza greca corrompesse i valori tradizionali, mentre il circolo degli Scipioni abbracciava completamente lo stile di vita greco.
💡 Ricorda: Le conquiste portarono ricchezza ma distrussero l'equilibrio sociale romano!