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Storia
14 dic 2025
576
11 pagine
Francesca Evangelista @rancescavangelista_kbdr
Il Risorgimento italiano è il processo storico che tra il 1848 e il 1870 portò all'unificazione dell'Italia. Questo... Mostra di più
Il 1848 fu un anno di grandi rivoluzioni in tutta Europa, e l'Italia non rimase a guardare! Tutto iniziò a Palermo il 12 gennaio, quando i siciliani si ribellarono contro i Borbone chiedendo indipendenza e una Costituzione. La rivolta si diffuse come un incendio in tutta la penisola.
Il momento più importante arrivò il 4 marzo 1848, quando Carlo Alberto di Savoia concesse lo Statuto Albertino, che divenne la Costituzione del Regno di Sardegna. Nel frattempo, Milano insorse contro gli austriaci nelle famose Cinque Giornate di Milano , cacciando gli occupanti dalla città.
Gli austriaci si ritirarono nel Quadrilatero, un sistema difensivo formato da quattro fortezze Mantova, Verona, Peschiera del Garda e Legnago. Fu allora che Carlo Alberto dichiarò guerra all'Austria il 23 marzo 1848, sperando di unificare l'Italia del Nord.
💡 Ricorda Lo Statuto Albertino fu l'unica Costituzione italiana a rimanere in vigore fino al 1946!
All'inizio sembrava che tutto andasse per il meglio molti sovrani italiani si unirono al Regno di Sardegna nella lotta contro l'Austria. Ferdinando II, Leopoldo II e perfino Papa Pio IX appoggiarono inizialmente la guerra. Le prime vittorie arrivarono e città come Milano, Venezia e Modena votarono per unirsi ai Savoia.
Però la situazione cambiò drasticamente quando l'Austria passò al contrattacco. Il 25 luglio 1848, nella battaglia di Custoza, i piemontesi furono sconfitti e Carlo Alberto dovette firmare l'armistizio di Salasco. Milano tornò sotto controllo austriaco.
Nel 1849 Carlo Alberto tentò un ultimo disperato attacco, ma fu nuovamente sconfitto a Novara il 20 marzo. Dopo questa umiliazione, abdicò e andò in esilio in Portogallo, lasciando il trono al figlio Vittorio Emanuele II.
💡 Importante Il Regno di Sardegna fu l'unico Stato italiano a mantenere la Costituzione, diventando il punto di riferimento per tutti i patrioti italiani.
Dopo la sconfitta del 1849 era chiaro che il Regno di Sardegna da solo non poteva battere l'Austria. Serviva una strategia più furba! Nel 1852 arriva al governo Camillo Benso, Conte di Cavour, un aristocratico piemontese che aveva viaggiato molto in Europa, soprattutto in Inghilterra.
Cavour aveva un piano preciso modernizzare il Regno di Sardegna e trovare alleati internazionali. Formò un governo di centro alleandosi sia con i moderati di destra che con quelli di sinistra guidati da Urbano Rattazzi.
In meno di 10 anni, Cavour trasformò completamente il paese. Sviluppò il commercio abbassando le tasse doganali, costruì la rete ferroviaria più importante d'Italia e potenziò le strade. Nell'agricoltura fece scavare canali per l'irrigazione, soprattutto nella zona di Vercelli.
💡 Strategia vincente Cavour capì che per battere l'Austria servivano soldi, modernità e alleati internazionali, non solo coraggio!
L'occasione perfetta per Cavour arrivò con la Guerra di Crimea (1854-1856). Quando Francia e Inghilterra combatterono contro la Russia, Cavour fece una mossa geniale inviò 15.000 soldati piemontesi a combattere al loro fianco, anche se l'Italia non c'entrava nulla con quel conflitto!
Grazie a questa scelta furba, il Regno di Sardegna fu invitato al Congresso di Parigi per i negoziati di pace. Cavour riuscì così a portare la "questione italiana" all'attenzione internazionale, denunciando l'oppressione austriaca sulla penisola.
La strategia funzionò perfettamente Napoleone III si convinse ad aiutare i Savoia contro l'Austria. Nel luglio 1858, a Plombières, Cavour e l'imperatore francese si accordarono segretamente. La Francia avrebbe aiutato militarmente il Piemonte in cambio di Nizza e Savoia.
💡 Lezione di diplomazia A volte partecipare a una guerra che non ti riguarda può portare vantaggi politici enormi!
Nel 1859 Cavour mise in atto il suo piano. Ordinò alle truppe sabaude di fare provocazioni al confine con la Lombardia, inclusi i Cacciatori delle Alpi guidati da Giuseppe Garibaldi. L'Austria cadde nella trappola e inviò un ultimatum minaccioso.
Il 26 aprile 1859 iniziò la Seconda Guerra d'Indipendenza. Questa volta l'Italia aveva la Francia come alleata! Le vittorie arrivarono subito nella battaglia di Magenta gli austriaci furono costretti ad abbandonare Milano.
La guerra si concluse con la battaglia di Solferino il 24 giugno 1859, una vittoria schiacciante degli eserciti franco-piemontesi. Gli austriaci persero la Lombardia e molte città dell'Italia centrale si ribellarono ai loro sovrani chiedendo di unirsi al Regno di Sardegna.
💡 Risultato Con l'armistizio di Villafranca l'11 luglio 1859, la Lombardia passò definitivamente al Regno di Sardegna, mentre l'Austria manteneva solo il Veneto.
Anche se Cavour si dimise per protesta contro l'armistizio di Villafranca (che secondo lui era troppo poco), tornò al governo nel gennaio 1860. Con abile diplomazia, riuscì a convincere Napoleone III a permettere l'annessione di Toscana ed Emilia-Romagna al Regno di Sardegna.
Il prezzo da pagare fu alto come concordato a Plombières, la Francia ottenne le regioni di Nizza e Savoia. Nel marzo 1860 si tennero i plebisciti (votazioni popolari) che confermarono a grandissima maggioranza l'unione di questi territori al Regno di Sardegna.
In pochi mesi il Regno di Sardegna era diventato molto più grande e potente. L'Italia centro-settentrionale era quasi completamente unificata sotto i Savoia, mancavano solo il Veneto (ancora austriaco) e lo Stato Pontificio.
💡 Tattica politica I plebisciti davano legittimità democratica all'espansione territoriale, mostrando che i popoli volevano davvero l'unità.
Mentre il Nord si unificava, nel Sud scoppiarono rivolte contro i Borbone. I siciliani non sopportavano più il regime autoritario e volevano unirsi al nuovo Regno d'Italia che si stava formando. Giuseppe Garibaldi decise di aiutarli organizzando una spedizione di circa mille volontari.
Il 5-6 maggio 1860 partì da Quarto (vicino Genova) la famosa Spedizione dei Mille. Sbarcati a Marsala in Sicilia, Garibaldi e i suoi "camicie rosse" sconfissero l'esercito borbonico a Calatafimi il 15 maggio e conquistarono Palermo.
L'avanzata fu inarrestabile attraversarono lo Stretto di Messina e il 7 settembre 1860 entrarono trionfalmente a Napoli, mentre Francesco II di Borbone scappava nella fortezza di Gaeta. In pochi mesi Garibaldi aveva conquistato tutto il Sud Italia!
💡 Momento storico L'incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II a Teano il 26 ottobre 1860 segnò l'unione definitiva tra Nord e Sud Italia.
Nel novembre 1860 anche Marche e Umbria votarono per l'annessione al Regno di Sardegna attraverso plebisciti. Cavour aveva fatto occupare questi territori dall'esercito piemontese, evitando però Roma dove c'erano ancora truppe francesi a protezione del Papa.
Il momento più importante della storia italiana arrivò il 7 marzo 1861 il Parlamento Nazionale proclamò a Torino la nascita del Regno d'Italia, dichiarando Vittorio Emanuele II "Re d'Italia per grazia di Dio e volontà della nazione". Finalmente l'Italia era unita!
Purtroppo, il 6 giugno 1861, pochi mesi dopo questo trionfo, morì Cavour, il grande architetto dell'unificazione italiana. Aveva solo 50 anni ma aveva realizzato il sogno di milioni di italiani.
💡 Eredità di Cavour Senza la sua geniale politica diplomatica e le sue riforme modernizzatrici, l'unità d'Italia sarebbe stata impossibile.
L'Italia era finalmente unita, ma i problemi erano enormi! Era un paese povero, diviso e arretrato. Il 78% degli italiani non sapeva né leggere né scrivere, e molti parlavano solo il dialetto locale invece dell'italiano.
Le differenze economiche erano drammatiche nel Nord la Pianura Padana aveva un'agricoltura moderna con macchinari, mentre al Sud dominava il sistema del latifondo con contadini sfruttati e affamati. L'industria esisteva solo in Lombardia (tessile), Piemonte (lana) e Liguria (ferro e navi).
Dal 1861 al 1876 governò la Destra storica, composta da nobili e ricchi borghesi. Scelsero la piemontesizzazione estendere a tutta Italia le leggi e l'amministrazione del Regno di Sardegna invece di rispettare le differenze regionali.
💡 Problemi urgenti La Destra dovette affrontare analfabetismo, povertà, mancanza di infrastrutture e le rivolte del brigantaggio nel Sud.
All'Italia mancavano ancora Veneto, Trentino, Venezia Giulia e soprattutto Roma, capitale dello Stato Pontificio. L'occasione per il Veneto arrivò nel 1866 quando la Prussia dichiarò guerra all'Austria per il controllo della Germania.
L'Italia si alleò con la Prussia in caso di vittoria avrebbe ottenuto il Veneto. Anche se il contributo militare italiano fu modesto, la Prussia vinse e nell'ottobre 1866 il Veneto passò finalmente all'Italia attraverso la terza guerra d'indipendenza.
Per Roma bisognò aspettare il 1870, quando la Francia di Napoleone III fu sconfitta dalla Prussia nella battaglia di Sedan. Le truppe francesi furono ritirate da Roma e il 26 settembre 1870 i soldati italiani del generale Cadorna aprirono un varco a Porta Pia e occuparono la città eterna.
💡 Unità completa Con la presa di Roma nel 1870, l'unificazione territoriale d'Italia era finalmente completata dopo 22 anni di lotte!
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Andrea
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Il Risorgimento italiano è il processo storico che tra il 1848 e il 1870 portò all'unificazione dell'Italia. Questo periodo è caratterizzato da tre guerre d'indipendenza, dalla geniale politica di Cavour e dall'eroica spedizione di Garibaldi che cambiarono per sempre il... Mostra di più
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Il 1848 fu un anno di grandi rivoluzioni in tutta Europa, e l'Italia non rimase a guardare! Tutto iniziò a Palermo il 12 gennaio, quando i siciliani si ribellarono contro i Borbone chiedendo indipendenza e una Costituzione. La rivolta si diffuse come un incendio in tutta la penisola.
Il momento più importante arrivò il 4 marzo 1848, quando Carlo Alberto di Savoia concesse lo Statuto Albertino, che divenne la Costituzione del Regno di Sardegna. Nel frattempo, Milano insorse contro gli austriaci nelle famose Cinque Giornate di Milano , cacciando gli occupanti dalla città.
Gli austriaci si ritirarono nel Quadrilatero, un sistema difensivo formato da quattro fortezze: Mantova, Verona, Peschiera del Garda e Legnago. Fu allora che Carlo Alberto dichiarò guerra all'Austria il 23 marzo 1848, sperando di unificare l'Italia del Nord.
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All'inizio sembrava che tutto andasse per il meglio: molti sovrani italiani si unirono al Regno di Sardegna nella lotta contro l'Austria. Ferdinando II, Leopoldo II e perfino Papa Pio IX appoggiarono inizialmente la guerra. Le prime vittorie arrivarono e città come Milano, Venezia e Modena votarono per unirsi ai Savoia.
Però la situazione cambiò drasticamente quando l'Austria passò al contrattacco. Il 25 luglio 1848, nella battaglia di Custoza, i piemontesi furono sconfitti e Carlo Alberto dovette firmare l'armistizio di Salasco. Milano tornò sotto controllo austriaco.
Nel 1849 Carlo Alberto tentò un ultimo disperato attacco, ma fu nuovamente sconfitto a Novara il 20 marzo. Dopo questa umiliazione, abdicò e andò in esilio in Portogallo, lasciando il trono al figlio Vittorio Emanuele II.
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Dopo la sconfitta del 1849 era chiaro che il Regno di Sardegna da solo non poteva battere l'Austria. Serviva una strategia più furba! Nel 1852 arriva al governo Camillo Benso, Conte di Cavour, un aristocratico piemontese che aveva viaggiato molto in Europa, soprattutto in Inghilterra.
Cavour aveva un piano preciso: modernizzare il Regno di Sardegna e trovare alleati internazionali. Formò un governo di centro alleandosi sia con i moderati di destra che con quelli di sinistra guidati da Urbano Rattazzi.
In meno di 10 anni, Cavour trasformò completamente il paese. Sviluppò il commercio abbassando le tasse doganali, costruì la rete ferroviaria più importante d'Italia e potenziò le strade. Nell'agricoltura fece scavare canali per l'irrigazione, soprattutto nella zona di Vercelli.
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L'occasione perfetta per Cavour arrivò con la Guerra di Crimea (1854-1856). Quando Francia e Inghilterra combatterono contro la Russia, Cavour fece una mossa geniale: inviò 15.000 soldati piemontesi a combattere al loro fianco, anche se l'Italia non c'entrava nulla con quel conflitto!
Grazie a questa scelta furba, il Regno di Sardegna fu invitato al Congresso di Parigi per i negoziati di pace. Cavour riuscì così a portare la "questione italiana" all'attenzione internazionale, denunciando l'oppressione austriaca sulla penisola.
La strategia funzionò perfettamente: Napoleone III si convinse ad aiutare i Savoia contro l'Austria. Nel luglio 1858, a Plombières, Cavour e l'imperatore francese si accordarono segretamente. La Francia avrebbe aiutato militarmente il Piemonte in cambio di Nizza e Savoia.
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Nel 1859 Cavour mise in atto il suo piano. Ordinò alle truppe sabaude di fare provocazioni al confine con la Lombardia, inclusi i Cacciatori delle Alpi guidati da Giuseppe Garibaldi. L'Austria cadde nella trappola e inviò un ultimatum minaccioso.
Il 26 aprile 1859 iniziò la Seconda Guerra d'Indipendenza. Questa volta l'Italia aveva la Francia come alleata! Le vittorie arrivarono subito: nella battaglia di Magenta gli austriaci furono costretti ad abbandonare Milano.
La guerra si concluse con la battaglia di Solferino il 24 giugno 1859, una vittoria schiacciante degli eserciti franco-piemontesi. Gli austriaci persero la Lombardia e molte città dell'Italia centrale si ribellarono ai loro sovrani chiedendo di unirsi al Regno di Sardegna.
💡 Risultato: Con l'armistizio di Villafranca l'11 luglio 1859, la Lombardia passò definitivamente al Regno di Sardegna, mentre l'Austria manteneva solo il Veneto.
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Anche se Cavour si dimise per protesta contro l'armistizio di Villafranca (che secondo lui era troppo poco), tornò al governo nel gennaio 1860. Con abile diplomazia, riuscì a convincere Napoleone III a permettere l'annessione di Toscana ed Emilia-Romagna al Regno di Sardegna.
Il prezzo da pagare fu alto: come concordato a Plombières, la Francia ottenne le regioni di Nizza e Savoia. Nel marzo 1860 si tennero i plebisciti (votazioni popolari) che confermarono a grandissima maggioranza l'unione di questi territori al Regno di Sardegna.
In pochi mesi il Regno di Sardegna era diventato molto più grande e potente. L'Italia centro-settentrionale era quasi completamente unificata sotto i Savoia, mancavano solo il Veneto (ancora austriaco) e lo Stato Pontificio.
💡 Tattica politica: I plebisciti davano legittimità democratica all'espansione territoriale, mostrando che i popoli volevano davvero l'unità.
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Mentre il Nord si unificava, nel Sud scoppiarono rivolte contro i Borbone. I siciliani non sopportavano più il regime autoritario e volevano unirsi al nuovo Regno d'Italia che si stava formando. Giuseppe Garibaldi decise di aiutarli organizzando una spedizione di circa mille volontari.
Il 5-6 maggio 1860 partì da Quarto (vicino Genova) la famosa Spedizione dei Mille. Sbarcati a Marsala in Sicilia, Garibaldi e i suoi "camicie rosse" sconfissero l'esercito borbonico a Calatafimi il 15 maggio e conquistarono Palermo.
L'avanzata fu inarrestabile: attraversarono lo Stretto di Messina e il 7 settembre 1860 entrarono trionfalmente a Napoli, mentre Francesco II di Borbone scappava nella fortezza di Gaeta. In pochi mesi Garibaldi aveva conquistato tutto il Sud Italia!
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Nel novembre 1860 anche Marche e Umbria votarono per l'annessione al Regno di Sardegna attraverso plebisciti. Cavour aveva fatto occupare questi territori dall'esercito piemontese, evitando però Roma dove c'erano ancora truppe francesi a protezione del Papa.
Il momento più importante della storia italiana arrivò il 7 marzo 1861: il Parlamento Nazionale proclamò a Torino la nascita del Regno d'Italia, dichiarando Vittorio Emanuele II "Re d'Italia per grazia di Dio e volontà della nazione". Finalmente l'Italia era unita!
Purtroppo, il 6 giugno 1861, pochi mesi dopo questo trionfo, morì Cavour, il grande architetto dell'unificazione italiana. Aveva solo 50 anni ma aveva realizzato il sogno di milioni di italiani.
💡 Eredità di Cavour: Senza la sua geniale politica diplomatica e le sue riforme modernizzatrici, l'unità d'Italia sarebbe stata impossibile.
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L'Italia era finalmente unita, ma i problemi erano enormi! Era un paese povero, diviso e arretrato. Il 78% degli italiani non sapeva né leggere né scrivere, e molti parlavano solo il dialetto locale invece dell'italiano.
Le differenze economiche erano drammatiche: nel Nord la Pianura Padana aveva un'agricoltura moderna con macchinari, mentre al Sud dominava il sistema del latifondo con contadini sfruttati e affamati. L'industria esisteva solo in Lombardia (tessile), Piemonte (lana) e Liguria (ferro e navi).
Dal 1861 al 1876 governò la Destra storica, composta da nobili e ricchi borghesi. Scelsero la piemontesizzazione: estendere a tutta Italia le leggi e l'amministrazione del Regno di Sardegna invece di rispettare le differenze regionali.
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All'Italia mancavano ancora Veneto, Trentino, Venezia Giulia e soprattutto Roma, capitale dello Stato Pontificio. L'occasione per il Veneto arrivò nel 1866 quando la Prussia dichiarò guerra all'Austria per il controllo della Germania.
L'Italia si alleò con la Prussia: in caso di vittoria avrebbe ottenuto il Veneto. Anche se il contributo militare italiano fu modesto, la Prussia vinse e nell'ottobre 1866 il Veneto passò finalmente all'Italia attraverso la terza guerra d'indipendenza.
Per Roma bisognò aspettare il 1870, quando la Francia di Napoleone III fu sconfitta dalla Prussia nella battaglia di Sedan. Le truppe francesi furono ritirate da Roma e il 26 settembre 1870 i soldati italiani del generale Cadorna aprirono un varco a Porta Pia e occuparono la città eterna.
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Marianna
utente Android
L'applicazione è semplicemente fantastica! Tutto ciò che devo fare è inserire l'argomento nella barra di ricerca e ottengo la risposta molto velocemente. Non devo guardare 10 video di YouTube per capire qualcosa, quindi risparmio tempo. Consigliatissima!
Sudenaz Ocak
utente Android
A scuola andavo malissimo in matematica, ma grazie a questa applicazione ora vado meglio. Vi sono molto grato per aver creato questa app.
Greenlight Bonnie
utente Android
Knowunity è un applicazione fantastica,considerando che ha degli schemi veramente molto carini e sfiziosi e che ci sono dei quiz,oltre al fatto che questa cosa dell intelligenza artificiale "school gpt" è almeno per me molto utile, perché a differenza di Chatgpt ti da le spiegazioni, ti spiega ciò che non è chiaro! Posso studiare più velocemente tramite gli schemi e che posso pubblicare io stessa gli schemi è una funzione utilissima per gli altri studenti. Knowunity è PERFETTA
Aurora
utente Android
L’app funziona benissimo e puoi trovare qualsiasi tipo di informazione. Non ho l’abbonamento ma la parte gratuita è sufficiente per uno studio approfondito.
Martina
utente iOS
in questi ultimi mesi di scuola dove il tempo è ormai poco, mi sta aiutando molto perché piuttosto che farmi io gli schemi su quello che leggo sul libro guardo questi già fatti e li uso come ripasso piuttosto che rileggermi tutto il libro
Chiara
utente IOS
Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.
Andrea
utente iOS
L'applicazione è molto facile da usare e ben progettata. Finora ho trovato tutto quello che cercavo e ho potuto imparare molto dalle presentazioni! Utilizzerò sicuramente l'app per i compiti in classe! È molto utile anche come fonte di ispirazione.
Stefano S
utente iOS
Questa applicazione è davvero grande! Ci sono tantissimi appunti e aiuti con lo studio [...]. La mia materia problematica, per esempio, è il francese e l'app ha così tante opzioni per aiutarmi. Grazie a questa app ho migliorato il mio francese. La consiglio a tutti.
Samantha Klich
utente Android
Wow, sono davvero stupita. Ho appena provato l'app perché l'ho vista pubblicizzata molte volte e sono rimasta assolutamente sbalordita. Questa app è L'AIUTO che cercate per la scuola e soprattutto offre tantissime cose, come allenamenti e schede, che a me personalmente sono state MOLTO utili.
Anna
utente iOS
È bellissima questa app, la adoro. È utilissima per lo studio e mi aiuta molto, anzi moltissimo, ma soprattutto mi aiutano molto i quiz, per memorizzare anche quello che non sapevo
Anastasia
utente Android
Fantastica per qualsiasi materia avere gli appunti anche di altre persone è molto utile perchè posso confrontarmi e vedere come migliorarmi. con i quiz riesco ad apprendere al meglio.
Francesca
utente Android
moooolto utile,gli appunti sono belli e funzionanti,schoolGPT da dei consigli formidabili!!
Marianna
utente Android
L'applicazione è semplicemente fantastica! Tutto ciò che devo fare è inserire l'argomento nella barra di ricerca e ottengo la risposta molto velocemente. Non devo guardare 10 video di YouTube per capire qualcosa, quindi risparmio tempo. Consigliatissima!
Sudenaz Ocak
utente Android
A scuola andavo malissimo in matematica, ma grazie a questa applicazione ora vado meglio. Vi sono molto grato per aver creato questa app.
Greenlight Bonnie
utente Android
Knowunity è un applicazione fantastica,considerando che ha degli schemi veramente molto carini e sfiziosi e che ci sono dei quiz,oltre al fatto che questa cosa dell intelligenza artificiale "school gpt" è almeno per me molto utile, perché a differenza di Chatgpt ti da le spiegazioni, ti spiega ciò che non è chiaro! Posso studiare più velocemente tramite gli schemi e che posso pubblicare io stessa gli schemi è una funzione utilissima per gli altri studenti. Knowunity è PERFETTA
Aurora
utente Android
L’app funziona benissimo e puoi trovare qualsiasi tipo di informazione. Non ho l’abbonamento ma la parte gratuita è sufficiente per uno studio approfondito.
Martina
utente iOS
in questi ultimi mesi di scuola dove il tempo è ormai poco, mi sta aiutando molto perché piuttosto che farmi io gli schemi su quello che leggo sul libro guardo questi già fatti e li uso come ripasso piuttosto che rileggermi tutto il libro
Chiara
utente IOS
Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.
Andrea
utente iOS
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