Il fascismo in Italia: dall'ascesa alla dittatura di Mussolini
Il fascismo emerse in Italia nel periodo di crisi dopo la Prima Guerra Mondiale, caratterizzato da tensioni sociali e proteste operaie. Benito Mussolini, ex socialista, fondò il movimento fascista che si oppose violentemente alla sinistra. Nel 1922 i fascisti organizzarono la marcia su Roma, ottenendo l'incarico di governo. Mussolini instaurò gradualmente una dittatura, reprimendo le opposizioni e trasformando l'Italia in uno stato totalitario attraverso le "leggi fascistissime" del 1925-26.
• Il fascismo nacque dalla crisi del dopoguerra e dalle tensioni sociali del "biennio rosso" 1919-1920
• Mussolini fondò il Partito Nazionale Fascista nel 1921, usando la violenza contro gli oppositori
• Con la marcia su Roma del 1922 i fascisti ottennero il potere
• L'omicidio del deputato Matteotti nel 1924 segnò la svolta verso la dittatura
• Le leggi fascistissime del 1925-26 instaurarono il regime totalitario
• Il fascismo si impose attraverso repressione, propaganda e culto del duce