I Regni Romano-Barbarici e le Eresie Cristiane
Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, causata dalla crisi economica e dalle pressioni barbariche, sorsero i regni romano-barbarici. Questi regni erano governati da popoli barbari ma mantenevano alcuni aspetti dell'amministrazione romana.
Definizione: I regni romano-barbarici erano entità politiche formate nei territori dell'ex Impero Romano d'Occidente da popoli germanici che vi si insediarono tra il V e il VI secolo.
Tra i principali popoli barbari che formarono questi regni troviamo:
- Vandali (Nord Africa)
- Visigoti (Penisola Iberica)
- Ostrogoti (Italia, con capitale a Ravenna)
- Franchi e Burgundi (Gallia)
- Angli e Sassoni (Isole Britanniche)
- Normanni e Vichinghi (uomini del Nord)
Questi regni dovettero affrontare le pressioni di nuove ondate migratorie di popoli come Unni, Ungari, Tatari e Longobardi.
Highlight: La localizzazione dei regni romano-barbarici rifletteva la frammentazione dell'ex Impero Romano in diverse entità politiche.
Dal punto di vista religioso, la maggior parte di queste popolazioni era cristiana, ma non seguiva la cristianità di Roma guidata dal Papa. Ad eccezione dei Franchi, che aderivano al cristianesimo romano, gli altri popoli seguivano varie eresie o eterodossie:
Definizione: Le eresie sono dottrine religiose che si discostano dall'ortodossia ufficiale di una chiesa.
Le principali eresie cristiane di questo periodo erano:
- Arianesimo: sosteneva che Cristo avesse solo natura umana
- Monofisismo: affermava che Cristo avesse solo natura divina
Highlight: Le eresie medievali rappresentavano una sfida significativa all'autorità della Chiesa di Roma, che sosteneva la duplice natura umana e divina di Cristo.
La diffusione di queste eresie contribuì a creare tensioni religiose e politiche all'interno dei regni romano-barbarici e nei loro rapporti con l'Impero Romano d'Oriente e il Papato.
Esempio: I Catari e i Valdesi furono tra i movimenti eretici più noti del Medioevo, sviluppatisi in periodi successivi.