L'unificazione del Regno d'Italia
Nel 1858 Cavour giocò la carta decisiva. Dopo l'attentato di Felice Orsini contro Napoleone III, riuscì a convincere l'imperatore francese della necessità di "risolvere" la questione italiana. Firmarono segretamente gli accordi di Plombières: la Francia avrebbe aiutato il Piemonte contro l'Austria in cambio di Nizza e Savoia.
Cavour provocò abilmente l'Austria ammassando truppe al confine. L'Austria abboccò e mandò un ultimatum che venne respinto, dichiarando così guerra e iniziando la Seconda guerra d'indipendenza (1859).
Franco-piemontesi vinsero battaglie decisive a Magenta e Solferino, mentre Garibaldi attaccava con i Cacciatori delle Alpi. Gli Austriaci si ritirarono dalla Lombardia, ma Napoleone III si spaventò degli sviluppi e firmò l'armistizio di Villafranca, ottenendo solo la Lombardia per il Piemonte.
Però le popolazioni di Toscana, Parma, Piacenza e Modena insorsero spontaneamente e chiesero l'annessione al Piemonte! Cavour offrì allora a Napoleone Nizza e Savoia in cambio del consenso all'annessione degli stati centrali. Nel 1860 il Regno di Sardegna comprendeva già Piemonte, Liguria, Sardegna, Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana.
Ma il colpo di genio arrivò dal Sud. Garibaldi guidò i Mille da Genova alla Sicilia, sbarcando a Marsala nel maggio 1860. Dopo la vittoria di Calatafimi, aiutato dai "picciotti" siciliani, liberò tutto il Regno delle Due Sicilie arrivando fino a Napoli!
L'incontro di Teano tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II segnò la consegna dei territori conquistati. Il 17 marzo 1861 nasceva ufficialmente il Regno d'Italia!
Epopea garibaldina: Con soli mille volontari, Garibaldi conquistò un regno di 9 milioni di abitanti! Una delle imprese militari più incredibili della storia!