Le guerre di successione del XVIII secolo hanno profondamente cambiato l'assetto politico europeo.
La guerra di successione spagnola cause ed effetti ebbe origine nel 1700 con la morte di Carlo II di Spagna senza eredi. Il conflitto vide contrapposte le principali potenze europee: da una parte la Francia dei Borbone, che sosteneva Filippo d'Angiò, dall'altra l'Austria degli Asburgo che appoggiava l'arciduca Carlo. La guerra si concluse nel 1714 con i trattati di Utrecht e Rastatt, che sancirono l'ascesa di Filippo V al trono spagnolo ma con la perdita dei territori europei della Spagna, divisi tra Austria e Savoia.
Le conseguenze della guerra di successione polacca (1733-1738) portarono a importanti cambiamenti territoriali in Italia. Il regno di Napoli e la Sicilia passarono ai Borbone di Spagna, mentre il ducato di Lorena venne ceduto alla Francia. La successiva Maria Teresa e la guerra di successione austriaca (1740-1748) scoppiò alla morte dell'imperatore Carlo VI. Nonostante la Prammatica Sanzione che garantiva il trono alla figlia Maria Teresa, Prussia e altri stati contestarono la successione femminile scatenando un nuovo conflitto europeo. Maria Teresa riuscì a mantenere gran parte dei territori asburgici grazie all'appoggio di Gran Bretagna e Province Unite, ma dovette cedere la Slesia alla Prussia. Queste guerre ridisegnarono la mappa politica dell'Europa, indebolendo definitivamente la Spagna come potenza continentale e rafforzando invece Prussia e Savoia, mentre l'equilibrio tra le potenze si faceva sempre più instabile, preparando il terreno per futuri conflitti.