L'eredità di Federico II e i cambiamenti politici in Italia
Dopo la morte di Federico II, il panorama politico dell'Italia meridionale subì profondi cambiamenti. Manfredi, figlio illegittimo di Federico, assunse il controllo e divenne un punto di riferimento per i Ghibellini. Tuttavia, il suo regno fu di breve durata.
Il papato, determinato a eliminare l'influenza degli Hohenstaufen in Italia, chiamò in aiuto Carlo d'Angiò, fratello del re di Francia. Carlo organizzò una crociata contro Manfredi, che si concluse con la battaglia di Benevento nel 1266 e la morte di Manfredi stesso.
Highlight: La sconfitta di Manfredi a Benevento segnò la fine del dominio degli Hohenstaufen in Italia e l'inizio del periodo angioino.
Il dominio angioino portò a significativi cambiamenti, tra cui lo spostamento della capitale da Palermo a Napoli. Questo cambiamento, insieme ad altre politiche, generò un forte malcontento in Sicilia, culminando nella rivolta dei Vespri Siciliani nel 1282.
Definizione: I Vespri Siciliani furono una rivolta popolare contro il dominio angioino in Sicilia, che portò all'intervento degli Aragonesi nell'isola.
I siciliani cercarono l'aiuto di Pietro III d'Aragona contro gli Angioini. Sebbene gli Aragonesi aspirassero al controllo di tutta l'Italia meridionale, dovettero accontentarsi della Sicilia. La separazione del Regno di Sicilia da quello di Napoli fu sancita definitivamente con il Trattato di Avignone nel 1372.
Esempio: Il Trattato di Avignone del 1372 è un esempio di come gli accordi diplomatici medievali potessero ridisegnare i confini politici e influenzare la storia per secoli.
Mentre il Sud Italia era diviso tra Aragonesi e Angioini, nell'Italia centro-settentrionale fiorivano i comuni, che avevano ottenuto una notevole autonomia. La crisi dell'impero nella seconda metà del XIII secolo permise a questi comuni di accrescere ulteriormente le proprie libertà.
Vocabolario: Il contado era il territorio rurale circostante una città, tipicamente sotto il controllo del comune urbano.
Il modello comunale italiano si distingueva da quello delle altre città europee per il forte controllo urbano sul contado circostante. Questa caratteristica, unita alla forte autonomia dei comuni, impedì un processo di unificazione territoriale su larga scala nell'Italia centro-settentrionale.
In conclusione, l'eredità di Federico II e le conseguenze della sua morte plasmarono profondamente la geografia politica dell'Italia medievale, influenzando lo sviluppo di diverse entità politiche e contribuendo alla frammentazione che caratterizzò la penisola per secoli.