Il Risorgimento italiano rappresenta uno dei periodi più significativi della storia d'Italia, segnando il processo di unificazione nazionale tra il 1815 e il 1871. Prima dell'unità, la penisola era frammentata in diversi stati sotto il controllo di potenze straniere.
La Carboneria e altre società segrete hanno svolto un ruolo fondamentale nel processo risorgimentale. Queste organizzazioni clandestine, formate principalmente da intellettuali, borghesi e militari, lavoravano per promuovere ideali di libertà e unità nazionale. Tra i Carbonari famosi ricordiamo Giuseppe Mazzini, che fondò successivamente la Giovine Italia, e Silvio Pellico. Le società segrete italiane si diffusero rapidamente in tutto il territorio, specialmente durante i moti del 1820-1821, organizzando rivolte e diffondendo ideali patriottici attraverso una rete capillare di affiliati.
Il processo di unificazione si sviluppò attraverso diverse fasi cruciali: le guerre d'indipendenza, la spedizione dei Mille guidata da Garibaldi, e l'abile diplomazia di Cavour. I punti fondamentali del Risorgimento italiano includono la proclamazione del Regno d'Italia nel 1861, con Torino come prima capitale, seguita da Firenze e infine Roma nel 1871. Dopo il Risorgimento, l'Italia dovette affrontare numerose sfide per consolidare l'unità appena conquistata, tra cui le disparità economiche tra Nord e Sud, l'analfabetismo diffuso e la questione romana. Questo periodo di trasformazione ha posto le basi per la storia d'Italia moderna, influenzando profondamente lo sviluppo sociale, politico ed economico della nazione fino ai giorni nostri.