La zattera della Medusa: capolavoro del dramma
Preparati a conoscere uno dei dipinti più sconvolgenti della storia dell'arte. La zattera della Medusa (1818-1819) nasce da un fatto di cronaca reale: il naufragio della nave Medusa, guidata da un giovane timoniere inesperto che decide di procedere troppo velocemente.
Géricault studia la tragedia come un vero giornalista: intervista i sopravvissuti per ricostruire nei dettagli quei terribili 13 giorni in mare. Di 120 persone sulla zattera, solo 13 sopravvivono, e 5 muoiono subito dopo il salvataggio. L'artista sceglie di rappresentare il momento dell'avvistamento della nave che li salverà.
Il dipinto ha dimensioni enormee e usa una tecnica particolare: parti in bitume per creare effetti drammatici. Géricault decide di rappresentare tutto su scala reale per portare letteralmente l'osservatore dentro la tela. Anche se quel giorno il mare era calmo, sceglie di dipingerlo mosso per aumentare la drammaticità.
La composizione si basa su due piramidi: una con vertice nell'albero maestro, l'altra nell'uomo che sventola la bandiera di segnalazione. I colori cupi e scuri riflettono il sentimento tragico, ma il blu del mare si schiarisce verso la nave di salvataggio, simbolo di speranza.
Curiosità: Per essere il più realistico possibile, Géricault visitava gli obitori per studiare i colori della pelle dei morti!